Bond, dal Giappone con furore

Settimana positiva sui mercati sulle aspettative di un G20 che inizia ad Osaka con la speranza che si possano affievolire le tensioni tra Usa e Cina in materia di dazi. Anche la nostra delegazione con il presidente del consiglio ed il ministro dell’economia, pone molta fiducia in questo vertice, sia per le vertenze in corso con l’Unione Europea, che per un rafforzamento del nostro paese in ambito internazionale.

Lo spread che si era abbassato verso i minimi di periodo già nello scorso fine settimana, si è assestato con un po’ di prese di beneficio verso l’area 240/245 con il rendimento del nostro Btp benchmark decennale intorno al 2.10%.

Le emissioni governative sotto la lente

Per il Tesoro è stata una settimana intensa con le aste sia di breve che di medio-lungo, in particolare la curva a 5 e 10 anni è scesa al livello più basso dallo scorso aprile. Il Btp luglio 24 è stato collocato per 2.25 miliardi all’1.34%, mentre il Btp agosto 2029 è stato collocato per 2.75 miliardi al 2.09%.

Le dichiarazioni accomodanti delle Banche centrali hanno portato un’accelerazione della caccia al rendimento degli investitori obbligazionari. Ne stanno approffittando emittenti corporate e finanziari che si presentano al mercato in questi giorni per contare su condizioni di funding più favorevoli. L’accoglienza ricevuta dalle emissioni collocate in questi giorni resta positiva in un contesto in cui ormai è chiaro che i tassi di rendimento resteranno ai minimi ancora a lungo, infatti la politica monetaria in Europa è destinata a restare accomodante.

L’Austria ha collocato un bond sindacato da 3 miliardi di euro a 5 anni, si tratta del primo collocamento sindacato a rendimenti negativi. Il bond (codice Isin AT000A28KX7) è stato collocato al prezzo di 102.22 % e ha un rendimento negativo pari a -0.435%, gode di un ottimo rating, AA+, che ha permesso di raccogliere ordini per circa 22.8 miliardi di euro. La scadenza alla pari dell’obbligazione è stata fissata al 15 luglio 2024. L’Austria, ha dato anche mandato per valutare l’emissione di un secondo bond a 100 anni dopo quello già emesso nel 2017 e con scadenza nel 2117. Il governo punta a sfruttare questo momento di massima euforia sui mercati, dove la caccia al rendimento sta spingendo gli investitori ad acquistare titoli con scadenze sempre più lunghe, oltre che più rischiosi. Raccogliendo circa 5.3 miliardi di euro, l’Austria ha collocato 1,25 miliardi sulla scadenza a 100 anni. Il titolo (AT000A1XML2) paga una cedola annua fissa del 2.10 ed offre una rendimento a scadenza pari a 1.171%. La scadenza del bond è stata fissata al 20 settembre 2117. Entrambe le emissioni sono negoziabili per importi minimi di mille euro con multipli di mille.

Le nuove emissioni corporate sotto i riflettori

CNH Industrial ha collocato un nuovo bond senior da 500 milioni di euro (Isin XS2022084367). La durata è decennale, con scadenza prevista al 3 luglio 2029. Le prime indicazioni di rendimento sono nell’area compresa tra 170 e 175 punti sul midswap. Il bond paga una cedola fissa dell’1.625%, è stato emesso al prezzo di 98.926, corrispondente a 105 punti base sul tasso midswap. Il collocamento è riservato agli istituzionali con tagli minimi di investimento che partono da 100.000 euro. Rating del bond Baa3/BBB.

OMV, il più grande produttore e raffinatore di petrolio austriaco con importanti attività nei paesi dell’Europa Centrale, ha collocato un’emissione obbligazionaria senior suddivisa in due tranche da 500 milioni di euro ciascuna. Nel dettaglio ha collocato una tranche (Isin XS2022093434) con scadenza 3 luglio 2025, cedola pari a zero e prezzo di emissione di 99.152 e una seconda tranche (Isin XS2022093517) con cedola annua fissa par a 1% e scadenza 3 luglio 2034. I titoli hanno rating A3/A- e taglio minimo di mille euro con multipli di mille.

Unicredit ha collocato un nuovo bond senior non preferred da 750 milioni di euro. Il controvalore degli ordini raccolti ha superato 1.7 miliardi da 150 investitori, volumi che hanno consentito di coprire integralmente oltre due volte il book. In funzione della richiesta registrata, dopo le prime indicazioni di rendimento che si attestavano nell’area 215 punti base sul midswap, la guidance è stata via via rivista fino a 190 punti base. L’obbligazione (Isin XS2021993212) avrà durata di sei anni, con scadenza prevista per il 3 luglio 2025, con possibilità dell’emittente di richiamare il titolo il quinto anno. La carta ha rating Baa2/BBB-. Il bond paga una cedola annua dell’1.625%, è stato collocato al prezzo di 99.719 per un rendimento a scadenza dell’1.684%.

Questa è una categoria particolare di emissione bancaria, si tratta di un’emissione senior non preferred o Tier3, in Italia la prima emissione risale al gennaio 2018 quando Unicredit ha immesso sul mercato i primi 1.5 miliardi di euro di bond a 5 anni, sono obbligazioni che vengono dopo il debito senior e i conti correnti oltre 100 mila euro ma prima del mondo dei subordinati. Vanno a rafforzare la solidità di capitale della banca e possono essere sottoscritti solo da soggetti istituzionali.

Per quanto riguarda Hera, la società ha collocato un nuovo green bond senior dell’ammontare di 500 milioni di euro, per la società si tratta della seconda emissione di green bond dopo il debutto nel 2014. I titoli hanno una durata di otto anni, con scadenza prevista il 5 luglio 2027. Le prime indicazioni di rendimento all’apertura dei libri sono nell’area di 135 punti base sul midswap, gli ordini hanno superato i 3.2 miliardi facendo così ridurre il rendimento a 105 punti base sul midswap. Il bond Isin (XS2020608548) paga una cedola annua fissa pari allo 0.875%, un prezzo di emissione di 98.407 per un rendimento a scadenza dell’1.084%.

Una volta emessa, la carta ha un taglio minimo di 100.000 euro e rating BBB. L’incasso derivante dall’obbligazione verrà utilizzato per finanziare a condizioni più favorevoli alcuni progetti green dell’azienda.

Intesa SanPaolo ha dato mandato per collocare due obbligazioni senior a 5 e 10 anni, entrambe di importo benchmark, con ordini complessivi che hanno superato i 5.9 miliardi di euro (rispettivamente oltre 3.5 miliardi e oltre 2.4 miliardi). La guidance del bond a 5 anni è stata rivista in area 135 punti base sul tasso midswap dopo una prima indicazione di rendimento in area 155 punti base sulla curva md swap. Mentre per il 10 anni è in area 175 punti base sul tasso midswap dopo una prima indicazione in area 190 punti base.

Mediobanca ha collocato un’obbligazione a 7 anni di tipo covered bond coperta da mutui immobiliari. Il nuovo bond garantito, ha un ammontare di 750 milioni di euro, ha scadenza l’1 ottobre 2027, quindi è un bond a 7 anni di tipo long. Rating del bond AA. Il bond è riservato a investitori istituzionali e a clienti professionali, prevede una soglia minima di 1000.000 euro e staccherà una cedola annua fissa. All’apertura del libro ordini, le prime indicazioni di rendimento sono nell’area intorno a 65 punti base sul midswap, gli ordini raccolti hanno superato 1.7 miliardi ed il rendimento è stato abbassato a 53 punti base sul midswap, per un rendimento finale dello 0.51%. Il 75% degli ordini è arrivato dall’estero.

Cerebus è tornata ad emettere obbligazioni ipotecarie, prima emissione dal 2007 dopo la crisi mutui subprime, collocandone sul mercato per 174 milioni di dollari. Si tratta di bond coperti dalla garanzia ipotecaria, praticamente le case dei clienti acquistate con il mutuo. Che il mercato abbia ancora un po’ di timore verso questi strumenti, praticamente scomparsi nell’ultimo decennio con lo scoppio della crisi americana, lo dimostra anche ill costo dell’emissione, pari a 105 punti base sopra il Libor a 1 mese, più dei 90 bp della guidance iniziale. Ciò significa che il rendimento annuo all0’atto dell’emissione si è attestato in area 3.45%%, anziché al 3.30% inizialmente ipotizzato.

Dopo una fase di crisi e speculazione è tornata più serena la situazione in Argentina, almeno per i mercati, infatti la scorsa settimana il presidente Macri in vista delle elezioni presidenziali di ottobre, ha indicato come vice, un membro del partito peronista oppositore dell’ex presidentessa Cristina Kirchner, spaccando di fatto il partito. Con questa mossa i sondaggi che davano i candidati in parità, si sono spostati nuovamente a favore del presidente in carica, ricevendo l’apprezzamento dai mercati che vedevano la Kirchner come “fumo negli occhi”. E’ arrivato anche il rientro dopo molti anni del Paese nell’indice emergenti, per le riforme attuate dall’attuale presidente. Dopo queste notizie i titoli del paese hanno recuperato, ma soprattutto sono ricominciate le emissioni ferme dal 2017, prima delle quali in dollari della compagnia petrolifera YPF, che ha emesso 500 milioni al 2029 con cedola dell’8.5%. Il titolo ha taglio retail da 10mila dollari con multipli di mille, Isin USP989MJBP50 con un rating singola B.