Missili sui mercati

Le tensioni sui dazi tra gli Stati Uniti e la Cina sono state messe da parte nelle ultime ore per il riacutizzarsi della crisi in Siria dove si teme che le schermaglie dialettiche tra Usa e Russia possano trasformarsi in uno scontro sul campo.

Per ora i listini hanno retto abbastanza bene, salvo quello russo che, con il rublo, ha subito una fase ribassista speculativa, soprattutto dopo la riconferma delle sanzioni internazionali che colpiscono aziende importanti.

In questo contesto generale è importante sottolineare la performance del Ftsemib che è riuscito a consolidare al di sopra dei 23000 punti; inoltre nelle sedute di questa settimana sono stati sotto i riflettori i titoli del comparto sportivo.

Le tre squadre quotate erano impegnate negli ultimi turni delle coppe internazionali che ad ogni passaggio di turno uniscono un aumento degli introiti tra diritti televisivi e montepremi dell’Uefa. La performance calcistica della Roma è stata uguale sul mercato con un aumento del 23,71% che ha premiato il passaggio alle semifinali. In controtendenza al risultato del campo la performance della Juventus che è salita del 4% circa nonostante l’eliminazione ma sulla fiducia che la significativa prestazione sportiva possa compattare la squadra sui prossimi obiettivi ancora in corso e di conseguenza ai ritorni finanziari futuri. Ottima anche la performance della Lazio che fu la prima squadra a quotarsi in borsa nel 1998, salita nella settimana del 10% circa.

Passando al fronte governativo è stata una settimana ricca di emissioni con il Tesoro che ha fatto il pieno su tutta la curva. Alla fine di questa tornata si può calcolare che via XX Settembre ha coperto il 34% circa del fabbisogno complessivo del 2018, stimato in 387 miliardi di euro. Nello specifico sono stati collocati 6 miliardi di euro di Bot a 12 mesi (isin IT0005330292) con rendimento a -0.399%. Ma il pezzo forte sono state le aste sui Btp con una corposa offerta che ha messo a disposizione fino a 9,25 miliardi in Btp a 3, 7, 20 e 30 anni, tra cui il nuovo benchmark aprile 2021, cedola 0,05% collocato per 4 miliardi a livello della cedola (IT0005330961). Sui 2.5 miliardi del maggio 2025 (IT0005327306) il rendimento è stato del 1.27% in ribasso dalla precedente; sul marzo 2048 (IT0005273013) il rendimento è stato del 2,88% in calo di 0,28 mentre l’asta del settembre 2038 si è chiusa al 2,59% (IT0005321325).

Molto attivi anche gli altri paesi europei con la Germania che ha collocato 1.043 miliardi euro di Bund con scadenza agosto 2046 con un rendimento all’1.12% (DE0001102341).

L’Irlanda ha collocato via sindacato 4 miliardi di euro di Gilt a 15 anni, attirando una solida domanda da parte degli investitori. Il rendimento è stato fissato al 1.319% e le richieste hanno superato i 12.5 milairdi di euro. Con questa emissione Dublino ha già raccolto da inizio anno 10.25 miliardi rispetto al  target del 2018 compreso tra 14 e 18 miliardi di euro. Stessa scadenza aprile 2034 per il Portogallo (PTOTEWOE0017) con 3 miliardi al 2,25% di cedola.

Si è appena terminato il roadshow per il Montenegro finalizzato a un nuovo titolo in euro a 7 anni insieme ad una tender offer sui titoli in circolazione 2019,2020 e 2021. Il nuovo titolo dovrebbe avere rendimento del 3%

Dopo le ultime emissioni emergenti del continente nero, anche sulla sponda del Nord Africa si diversifica il debito pubblico in valuta. L’Egitto ha deciso di finanziarsi sui mercati internazionali lanciando titoli di stato in euro raccogliendo 2 miliardi fra gli investitori  a fronte di offerte  che hanno superato quota 7.2 miliardi di euro. Nel dettaglio, l’Egitto ha collocato un bond da 2 miliardi di euro suddiviso in due tranches da 1 miliardo ciascuna. La prima ha durata 8 anni, con scadenza 2026 e cedola annuale del 4,75% (isin XS1807306300); la seconda ha durata 12 anni, scadenza 2030 e cedola annuale pari al 5.625% (isin XS1807305328). Entrambi i bond sono negoziabili per tagli minimi di 100.000 euro e le prime indicazioni di prezzo sono intorno a 100.50. La cedola è annuale e viene staccata il 16 aprile per entrambi i titoli. Il rating dell’Egitto è B3/B-/B.

Forte attività anche sulla parte financial e corporate, la tedesca Hannover Ruech SE ha collocato un’obbligazione in euro dell’ammontare di 750 milioni con ordini che hanno superato 1.3 miliardi. Il titolo (isin XS180842746) paga una cedola fissa dell’1.125% per dieci anni, la scadenza è stata fissata al 18 aprile 2028. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99.195 per un rendimento dell’1.211%, taglio minimo di negoziaizone 100k+100k e rating AA-.

Attivo l’automotive francese con Psa Banque la finanziaria di Peugeot-Citroen che ha emesso 500 milioni al 2023 con cedola dello 0,75% e prezzo d’emissione a 99,44. Il titolo con rating Baa1 è rimasto sui valori d’emissione (XS1808861840). Un anno di più per la Renault 2024 con cedola 1% collocata per 700 milioni a prezzo d’emissione 99,405 (FR0013329315).

La borsa Euronext con rating A ha emesso 500 milioni con scadenza 2025 cedola 1% (XS1789623029).

E’ appena terminato il roadshow per il Montenegro finalizzato a un nuovo titolo in euro a 7 anni insieme ad una tender offer sui titoli in circolazione 2019,2020 e 2021. Il nuovo titolo dovrebbe avere rendimento del 3,75%

Sulla parte dollari lo stato del Qatar ha in corso un collocamento multitranche con scadenze 2023, 2028 e 2048 previste rispettivamente a rendimento +170, +200 e +230.

ENI ha approvato una potenziale emissione di uno o più prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un ammontare complessivo non superiore a 2 miliardi di dollari, da emettersi in una o più tranche entro il 5 aprile 2019. I prestiti obbligazionari perseguiranno l’obiettivo di finanziare i futuri fabbisogni, di ampliare la base degli investitori e di mantenere una struttura finanziaria equilibrata in relazione al rapporto indebitamento a breve e medio-lungo termine e alla vita media del debito.

Banca IFIS ha dato mandato a tre banche per organizzare una serie di meeting con investitori in Europa a partire dall’11 aprile, a cui seguirà il lancio di un bond senior a 5 anni in base alle condizioni di mercato. L’emissione avrà rating BB+.

Marie Tecnimont ha ottenuto il via libera dal Gran Ducato del Lussemburgo per l’emissione di un prestito obbligazionario senior per massimi 250 milioni di euro finalizzato al rimborso parziale del debito bancario a medio/lungo termine in capo alla controllata Tecnimont, attualmente pari a 340 milioni. L’offerta al pubblico delle obbligazioni in Lussemburgo e in Italia avrà inizio il 18 aprile e si conclude il 24 aprile.

Piaggio ha in programma un’operazione di liability management finalizzata al rifinanziamento del bond emesso in data 24 aprile 2014. Il nuovo prestito obbligazionario ha un ammontare complessivo di 250 milioni di euro e scadenza prevista al 2025.  Questa operazione ha l’obiettivo di ottimizzare il costo dell’indebitamento e allungarne la sua vita media. Fino a venerdì la società è impegnata a incontrare gli investitori.

Piazza Italia, uno dei principali player del retail di abbigliamento,  si è rivolta con successo al mercato dei minibond e ha ricevuto sottoscrizioni per 12 milioni da parte di investitori istituzionali. Il prestito obbligazionario offre un rendimento annuo del 5.25% e ha una durata di 6 anni, con un profilo di rimborso di tipo amortizing dal terzo anno. L’operazione è finalizzata principalmente al finanziamento di nuove aperture e alle ristrutturazione dei punti vendita della Rete Italia dell’azienda.

La Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Birs, con rating AAA, ha emesso una nuova obbligazione callable per lo sviluppo sostenibile a tasso fisso della durata di dieci anni, denominata in dollari. Le obbligazione (isin XS1793242295) sono negoziate per importi minimi di 2.000 dollari, corrispondono una cedola lorda al tasso fisso annuale del 3% dal primo anno e fino alla scadenza, che avverrà ad aprile 2028.

A cura di Carlo Aloisio, Senior Broker Unicredit