La settimana è inizia nel migliore dei modi per il FtseMib future con scadenza giugno 2018, che ha aggiornato i massimi di inizio anno toccando quota 24.175 punti. C’è stata poi la discesa di giovedì, che ha visto il Ftse Mib lasciare sul terreno oltre un punto percentuale.
Il grafico settimanale dal 2009 ad oggi evidenzia l’estrema importanza dell’area attuale di scambio, crocevia da un lato per la prosecuzione dell’attuale fase rialzista, oppure dall’altro come innesco di una nuova fase di debolezza, qualora dovessimo assistere all’ennesimo rifiuto del mercato di sostenere tali livelli di prezzo.
Nello specifico l’area compresa tra 24.000 e 22.000 punti è il range dove nel passato si è più volte assistito ad inversioni di mercato.
Nella fase attuale, la significativa correzione partita dai massimi nella giornata di martedì e la successiva dinamica del prezzo osservata in intraday, rende probabile un’estensione della correzione verso livelli intermedi più bassi, con target identificato a quota 22.890.
Allargando l’orizzonte temporale, molto dipenderà dalla dinamiche che si innescheranno sull’indice a seguito dello stacco dei dividendi, con il clou rappresentato dal 21 maggio, quando circa la metà delle aziende che compongono il principale indice di Piazza Affari staccherà la cedola.
Tuttavia a seguito per forte impulso rialzista osservato nel corso degli ultimi due mesi, il mercato tenterà quasi certamente una ripresa sui livelli intermedi, con acquisti che interesseranno i livelli maggiormente significativi, come 22.890, 22.500 e in estensione l’area di prezzo più importante compresa tra 22.000 e 21.700, dove ci attendiamo importanti difese da parte dei rialzisti.
A cura di Filippo Giannini, Market Strategist di TradingFacile