Era dal 2011-2012 che nelle sale operative non si assisteva a una concentrazione di volatilità per i nostri titoli con oscillazioni “intraday” rilevanti, sia in senso negativo che positivo. Un metro di riferimento può essere il future sul nostro Btp decennale per scadenza giugno quotato all’Eurex di Francoforte, utilizzato in genere per il trading di breve periodo.
A inizio maggio il prezzo era in area 140, mentre nell’operatività giornaliera del 29 maggio ha oscillato dai 129 punti dell’apertura ad un minimo di 120,10 risalire oltre 126 e chiudere a122,36. Poi nei due giorni successivi il prezzo è risalito verso 129.
Questo esempio in un tempo brevissimo fa comprendere come le dinamiche dei prezzi si siano svolte con un forte rialzo dei rendimenti che ha portato lo spread contro il Bund tedesco da quota 250 di lunedì ai 320 di massimo, salvo tornare in area 230. Le ragioni sono facilmente intuibili e non necessitano di alcun commento, a partire dal fatto che sul governo regna incertezza.
In questo clima il Tesoro italiano è tornato alle aste di fine mese, dopo il successo del Btp Italia di metà maggio. Tra l’altro, il titolo legato all’inflazione 0,55% maggio 2026, collocato a 100 (IT0005332835), ha visto scambi sul secondario fino a 93, frutto di una speculazione irrazionale che porta a volte gli investitori a scelte emotive forti.
Lo stesso titolo, il giorno successivo ai minimi, è tornato oltre quota 96. Registriamo inoltre il ritorno, dopo oltre 2 anni, di un’asta Bot con tasso positivo. Nello specifico sono stati collocati 6.5 miliardi di Bot a 6 mesi (isin IT0005332421) con rendimento a 1.213%, in crescita di 163 punti base dall’asta di fine aprile. La seconda asta della settimana era sul reddito fisso con il collocamento di 1.75 miliardi di euro di Btp a 5 anni (IT0005325946) al 2.32%, i massimi da gennaio 2014, e 1.821 miliardi di Btp a 10 anni (IT0005323032) al 3%, i massimi da maggio 2014.
Guardando la parte della bottiglia mezza piena, si è registrata una domanda molto forte, la più forte dallo scorso dicembre, e questo significa che gli investitoti istituzionali su questi livelli di rendimento hanno acquistato i titoli nonostante l’incertezza politica dell’Italia.
Emissioni più contenute sul primario corporate per una serie di fattori, tra cui l’instabilità dei prezzi che si è estesa anche sul secondario soprattutto per i titoli delle società italiane, con particolare pressione per il comparto finanziario ed assicurativo. L’altro limite è stato per le festività europee con il bank holiday anglosassone di lunedì e il Corpus Domini di giovedi nell’Europa centrale.
Tra le cose che si sono evidenziate vi è la Società di Gestione Attività detta Sga che ha varato un programma di emissione obbligazionarie fino a un importo massimo di 1 miliardo di euro e si appresterebbe a lanciare il primo bond da 150 milioni. La Sga è specializzata nella gestione e recupero dei prestiti in sofferenza e questa operazione potrà finanziare la gestione di crediti (Npl) in particolare quelli ex Veneto Banca. Questa prima emissione a 5 anni da 150 milioni di euro dovrebbe essere collocata in una tranche unica entro il prossimo 31 luglio presso investitori istituzionali italiani ed esteri e sarà quotata sul mercato regolamentato del Luxembourg Stock Exchange.
Deutsche Telekom ha prezzato 1 miliardo di euro, il bond senior ( isin XS1828033834) ha scadenza 1 dicembre 2029, cedola a tasso fisso del 2% e taglio minimo di negoziazione di 1k+1k.
City of Hamburg ha collocato 500 milioni di euro di un’obbligazione senior con scadenza 3 giugno 2033. Il titolo (isin DE000A1685X6) paga una cedola annua fissa del 1.20% ed è stato collocato al prezzo di emissione di 99.347 garantendo un rendimento a scadenza dell’1.248%. Taglio minimo di negoziazione 1k+1k e rating AAA.
L’austriaca Oberbank si è finanziata con un covered bond. Il titolo cartolarizzato ha rating AAA ed è stato collocato per 300 milioni di euro. Il bond (isin AT000B126826) paga una cedola annua fissa di 1.375% per 15 anni, il titolo sarà rimborsato alla pari con scadenza il 3 giugno 2033 ed è negoziabile per importi 100k+100k.
Covered anche da Toronto Dominion con un miliardo a 7 anni prezzato a ms+8 che ha siglificato un rendimento all’emissione dello 0,659%. Taglio minimo da 100 k +1k ed isin XS1832967019.
Come si diceva all’inizio la volatilità ha frenato le nuove emissioni che restano in attesa di una situazione più tranquilla, restano sul piatto Fincantieri S.p.A., azienda pubblica italiana operante nel settore della cantieristica navale ed attualmente uno dei più importanti complessi cantieristici navali d’Europa e del mondo, che ha terminato il roadshow incontrando circa 40 investitori istituzionali ed è pronta a emettere un’obbligazione senior da 300 milioni di euro con scadenza 5 anni ed Atlantia S.p.A., società per azioni italiana, costituita nel 2002 e presente nel settore delle infrastrutture autostradali e aeroportuali, con 5.000 chilometri di autostrade a pedaggio in Italia, rating BBB/BBB+, che ha allo studio un’obbligazione senior multi tranche a tasso fisso con scadenza da 6 a 15 anni da collocare presso investitori istituzionali.
A cura di Carlo Aloisio, Senior Broker Unicredit