Le attuali turbolenze presenti su titoli di stato italiano e sul settore bancario non hanno influenzato lo Stoxx600 che, dopo il veloce recupero di aprile, storna sulla media mobile di lungo periodo in area 384. Questa zona rappresenta un importante supporto da quale potrebbe partire una fase di accumulazione con attacco dei massimi di periodo in area 398. Negativo un ritorno sotto 378 punti.
L’andamento dei principali settori non ha avuto particolari modifiche, con un setup complessivo positivo che conferma i settori forti e deboli degli scorsi mesi. Da monitorare una possibile ripresa del settore bancario mentre è impressionante il recupero del settore tecnologico.
In questa fase particolarmente turbolenta per il mercato azionario italiano, ho ricevuto diverse domane. La più comune è: esiste un porto sicuro negli investimenti? La mia risposta è stata questa: “dipende dal tipo di allocazione e dai pesi presenti nel proprio portafoglio. In un contesto di rallentamento dei principali dati macro europei e con l’avvicinarsi della fine del Qe è fondamentale avere la corretta esposizione in termini % collegata alla pianificazione finanziaria personale. Potrebbero manifestarsi occasioni di acquisto importanti che vanno sfruttate. Un giusto approccio permette di essere lucidi e non farsi prendere dal panico.”
Cerchiamo però di analizzare alcuni aspetti pratici soprattutto riguardando il mercato azionario ed il settore bancario. Partiamo dal rendimento del Btp che ha tre aree da monitorare. Un’ampia area di incertezza con il rendimento decennale fra 2,6% e 3,6%, una forte area d’instabilità sopra il 3,7% di rendimento ed un ritorno alla tranquillità sotto i 2,5% di rendimento.
Queste aree si rifletteranno sul bancario italiano soprattutto su alcuni big come Intesa-San Paolo che ha uno stretto legame con il rischio Italia. La fase attuale è caratterizzata da due aspetti: il primo sono i volumi, molto alti sia nella candela di fine movimento ribassista del 29 maggio, sia nella long white dell’11 giugno. Il secondo è il doppio minimo in atto. Questa tipo di configurazione fornisce segnali affidabili in diverse fasi di mercato. Dopo un movimento ribassista si creano due minimi sullo stesso livello di prezzo e il segnale rialzista si avrà sulla violazione del punto più alto compreso fra i due minimi, in questo caso in area 2,66 euro.
Esiste quindi un rapporto rendimento/rischio non ottimale e sicuramente vi è la necessità di operare con parametri di target e stop loss ben fissati. Negativo quindi un ritorno sotto 2,4 euro con una conferma in chiusura mentre un ritorno in area 2,95 euro potrebbe poi far scattare prese di beneficio.
A cura di Cuniberti Giovanni, Professore a contratto Facoltà di Economia Torino, Head of Fee Only & Senior Portfolio Manager presso Gamma Capital Markets Ltd