I fast food sono sempre più popolari tra i dividend investor, ma chi scegliere tra McDonalds e Starbucks? Negli ultimi anni le società del settore hanno ridotto la quota dei negozi di proprietà a favore di quelli in franchising e hanno speso risorse finanziarie per finanziare i piani di riacquisto di azioni proprie e la crescita del dividendo, attirando l’interesse degli investitori in cerca di cedole generose.
Tassi di sconto interessanti
McDonald’s (MCD) è la più grande azienda di ristoranti al mondo con 91 miliardi di dollari di vendite nel 2017 (circa il 4% dei 2500 miliardi di dollari del settore della ristorazione a livello globale). L’azienda riesce a mantenere una redditività superiore alla media dei ristoranti fast food grazie ad elevate economie di scala, che le garantiscono un vantaggio di costo rispetto ai competitor, e alla forza del suo marchio.
Discorso analogo per Starbucks (SBUX), la prima catena di caffè specialistica con un fatturato di circa 31 miliardi di dollari, la quale è riuscita a costruirsi un Economic moat all’interno del settore grazie al valore del suo brand, che gli permette di applicare mark-up generosi ai propri prodotti, e agli elevati volumi di produzione. Le azienda, inoltre, stanno investendo in nuove iniziative, come programmi di fedeltà e l’adozione di tecnologie per facilitare le operazioni di ordinazione e pagamento, che promettono di aumentare ulteriormente la redditività del capitale.
La cedola di Starbucks corre più veloce
Entrambi i titoli sono attualmente scambiati a sconto rispetto alla stima del fair value (pari a 190 dollari per McDonald’s e a 64 dollari per Starbucks) e promettono di offrire agli azionisti una cedola generosa: si prevede che MCD paghi un dividendo di quasi 4,20 dollari per azione nel 2018, con un payout del 55% e un rendimento del 2,5%, e che quello di Starbucks sia pari a 1,25 dollari (per uno yield del 2,5%). Ma qual è la scelta migliore in ottica dividendo? Secondo gli analisti di Morningstar, Starbucks ha un maggior potenziale di crescita della cedola, stimata in media attorno al 15% nei prossimi cinque anni e sostenuta dal progresso degli utili in seguito al miglioramento della sua piattaforma digitale e alle nuove innovazioni del menu. Nello stesso periodo i ritmi di crescita di McDonald’s saranno invece più bassi, pari circa al 10%, e scenderanno attorno al 5% dopo il quinto anno.