I ribassi che hanno colpito Piazza Affari nel corso delle ultime tre settimane, seguiti alla nota di aggiornamento del DEF, non accennano a placarsi. A meno di clamorosi scossoni nella sessione odierna, il future con scadenza dicembre 2018 sul FtseMib si appresta ad inanellare la terza settimana consecutiva con il segno meno, con perdite che in totale segnano -10.8%.
Va sottolineato come gli indici azionari stiano registrando difficoltà non solo in Italia, ma anche in Europa ed USA, in una quadro generale che registra quindi vendite generalizzate sul settore equity. L’S&P500 ad esempio nella sola giornata di mercoledì ha registrato perdite pari al -3.7%, mentre il Dax sta lasciano sul campo in questa settimana il 3.9%.
A livello tecnico sul FtseMib avevamo segnalato come, nonostante il rally di mercato dello scorso fine mese, il mercato si trovasse comunque su un equilibrio piuttosto precario. La chiusura giornaliera al di sotto del pivot point di breve termine a 20.800 punti ha fornito infatti come auspicato il punto di innesco per la ripresa del trend ribassista, movimento principale dallo scorso agosto a seguito del completamento del modello testa e spalle con rottura della neckline in area 21.200 punti.
La successiva ondata di vendite, che sembrava aver trovato tregua 19.670 punti, ha visto invece una nuova inversione di prezzo su tali livelli, con il mercato spintosi ieri fino a quota 19.300 punti.
Alla luce dell’attuale dinamica di prezzo sconsigliamo vivamente operazioni in acquisto, pur se a basso rischio sui minimi, mentre sono ora possibili operazioni short su eventuali pullback proprio sulle resistenze a 19.670 e 20.200 punti, con primo target il retest dei minimi già raggiunti ed in estensione 19.000 punti e 18.600 punti.
La configurazione attuale lascia infatti aperta la possibilità di assistere ad una correzione ben più ampia, con un target stimato a quota 18.600 punti, mentre non ci sono al momento spiragli per un inversione del trend nel breve termine.