La Brexit è stata la protagonista della settimana, infatti dopo aver già creato vari scossoni sui mercati, partendo dal tonfo dei listini nel giugno 2016 dopo il risultato a favore dell’uscita dall’Unione Europea, si temeva che in questa potesse tornare a favorire la volatilità del mercato.
Più che il risultato scontato ai Comuni contro l’accordo del governo con l’Unione Europea, il rischio più grosso era sulla mozione di sfiducia, rigettata, alla premier Theresa May, con la conseguenza di andare immediatamente alle urne per un voto politico. Non è ancora chiaro quale futuro sia riservato all’accordo e se si raggiungerà prima della data del 29 marzo fissata per l’uscita dell’Uk dall’Unione Europea; in ogni caso qualche margine di manovra tra le parti in causa ancora è in piedi.
È stata una settimana di soddisfazioni per il Tesoro, con lo spread tra i nostri titoli ed i Bund tedeschi sulla curva decennale, che ha recuperato terreno fino all’ area 250, e con le risposte arrivate dai nuovi collocamenti. Infatti, se le aste di Btp a 3, 7 e 30 anni della scorsa settimana avevano avuto una buona copertura, soprattutto da investitori domestici, in questa è stato effettuato il collocamento del nuovo Btp a 15 anni 1/3/2035 (IT0005358806) attraverso il sistema di consorzio di collocamento dove il 70% circa degli ordini è arrivato da investitori internazionali, con un totale complessivo di ordini per 35,5 miliardi a fronte di 10 offerti in collocamento. Questo dato è il più alto in assoluto per i Btp collocati fuori asta, attraverso il sistema di consorzio di collocamento come avviene normalmente per le obbligazioni corporate.
L’istituzione finanziaria dell’Unione europea EIB, che gode del massimo rating (AAA) da parte di tutte le agenzie, ha collocato 5 miliardi di euro sulla scadenza decennale. La domanda degli investitori su questo titolo è stata molto alta, nella fase di collocamento gli ordini hanno raggiunto i 15 miliardi di euro. Il titolo (XS1938387237) paga una cedola annua fissa dello 0.625% fino alla scadenza fissata al 22 gennaio 2029. Taglio minimo di negoziazione 1000 euro+1000 euro.
Lo Stato tedesco, Federal State of NRW, ha aumentato l’ammontare del suo vecchio deal NRW 1.50% 12 giugno 2024 per 1 miliardo di euro, portando il totale circolante a 1.625 miliardi. I titoli (DE000NRW0K52) sono immeditamente fungibili con la vecchia emissione, hanno rating Aa1/AA- e taglio minimo di negoziazione 1000 euro+1000 euro.
Tra i corporate, dopo il successo del deal di Telecom della scorsa settimana, un altro nome corporate di peso è sceso in campo con un collocamento da 1 miliardo. Si tratta di Enel che ha messo sulla scadenza 2025 con una cedola fissa dell’1.5% ma con un prezzo di collocamento a 98,565 che esprime un rendimento a scadenza dell’1.75% circa. Il titolo (XS1937665955) ha un taglio minimo di 100.000 euro +1000 euro ed ha rating Baa2/BBB+.
Uno dei settori più volatili nei mesi scorsi era stato quello minerario-metallurgico, con rendimenti che si erano alzati per alcune società. Tornata una maggiore tranquillità, è riapparsa sul mercato la ArcelorMittal, con un’emissione da 750 milioni con scadenza 17/1/2024 che è stata molto richiesta dagli investitori permettendo una riduzione del rendimento grazie al numero di richieste. Il prezzo di collocamento è stato fissato a 99,72 per una cedola del 2.25%. Il rating è Baa3/BBB- con taglio minimo di 100.000 euro+1000 euro (isin XS1936308391)
Terna ha lanciato un’emissione green in euro, a tasso fisso, nella forma di private placement per un totale di 250 milioni di euro, compe riapertura dell’emissione obbligazionaria effettuata il 23 luglio 2018. Le obbligazioni hanno rating BBB+, scadenza 23 luglio 2023, pagheranno una cedola pari all’1%, sono emesse a un prezzo pari a 99.787, con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap e con un rendimento pari a 1.05% (XS1937059365).
Mediobanca ha collocato 500 milioni di euro di un’obbligazione senior (isin XS1928480166) con scadenza 5 annifissata al 25 gennaio 2024 e cedola annua fissa pari a 1.60%. Taglio minimo di negoziazione 100.000 euro+1000 euro.
Buon successo per il collocamento di nuove obbligazioni senior per General Motors. I titoli venivano offerti inizialmente a 225 punti sopra il tasso midswap, hanno scadenza a 5 anni, lotto minimo 100.000 euro+1000 euro e rating BBB; alla fine lo spread è sceso a +200 con cedola del 2.20% per un totale di 850 milioni collocati a fronte di quasi 3 miliardi di orni complessivi. La scadenza è al primo aprile 2024 (XS1939356645).
Credito Emiliano ha concluso il collocamento di un covered bond di 750 milioni di euro, (IT0005358491) l’emissione è interamente coperta da mutui residenziali del gruppo. L’operazione rappresenta la prima di questo tipo collocata da una banca italiana dallo scorso luglio. I titoli emessi, il cui rating è pari a Aa/AA, hanno una durata di 5 anni e prevedono una cedola annua pari al 1.125%, equivalente al tasso midswap di pari durata maggiorato di uno spread di 95 punti base. Il pricing finale rappresenta uno sconto pari a 84.9 punti base rispetto alla curva Btp. A fronte dei 750 milioni collocati, sono giunti ordini da più di investitori, con il 52% dell’emissione che è stato collocato all’estero.
Per la parte dollari è tornato ad emettere l’Uruguay con un nuovo titolo con scadenza 2031 per 850 milioni di dollari (US917288BK78) che è stato collocato con successo tra gli investitori con richieste superiori all’offerta. Il rating è investment grade Baa2/BBB/BBB- ed ha un taglio minimo indirizzato al retail con 1000 euro +1000 euro.
Monte dei Paschi potrebbe presto tornare sul mercato. La banca senese che negli ultimi mesi aveva congelato le emissioni obbligazionarie per l’avverso contesto di mercato starebbe discutendo con un gruppo di banche internazionali l’emissione di un covered bond da circa 750 milioni di euro. Considerando gli altri covered sul mercato, il nuovo bond di Mps potrebbe avere un rendimento compreso tra l’1.8% e il 2.10%. Per Mps l’ultima emissione è stato il tier2 da 750 milioni del gennaio 2018.
Tiscali è pronta al lancio di un bond convertibile riservato ad investitori qualificati, le obbligazioni avrebbero durata un anno e non hanno alcuna cedola, il prezzo di emissione è di 95 e le obbligazioni potranno essere convertite in azioni Tiscali su richiesta dei sottoscrittori dopo due mesi dall’emissione e su richiesta dell’emittente a scadenza.
Risorse fresche stanno per entrare nelle casse di Carige; la banca è pronta a emettere la prima obbligazione garantita dallo Stato per stabilizzare la riserva di liquidità dopo i forti deflussi di fine dicembre.