Nonostante i segnali di rallentamento macroeconomico anticipati dal Presidente del Consiglio per il quarto trimestre del 2018, i mercati hanno dato respiro ai nostri titoli di Stato. Il primo indicatore è nel valore dello spread contro il Bund tedesco sulla curva decennale, sceso ai minimi da molti mesi a quota 240. Alla base di questo movimento ci sono stati i risultati delle aste sui titoli di stato di fine mese, dove il Tesoro ha raccolto l’importo massimo di 8 miliardi di euro.
Con le ultime emissioni di gennaio, il Tesoro ha completato i collocamenti del debito pubblico per questo primo mese dell’anno, piazzando sul mercato 28.6 miliardi di euro, poco meno dell’8% delle emissioni totali attese nell’intero 2019. Insieme al nuovo CctEu gennaio 2025 (codice Isin IT0005359846) a tasso euribor semestrale +185, il Tesoro ha riaperto i benchmark Btp a 5 e 10 anni, piazzandoli al rendimento più basso da aprile. Per il Btp dicembre 2028 2.8% (codice Isin IT0005340929) sono stati collocati 2,5 miliardi al 2.6% di rendimento, mentre sul Btp ottobre 2023 2.45% (Isin IT0005344335) sono stati collocati 2,75 miliardi a rendimento dell’1.49%.
Molto interesse da parte degli operatori specialisti per la riapertura del Bot semestrale, assegnati per 6,5 miliardi contro una domanda che ha sfiorato i 12 miliardi; ma il dato maggiormente significativo, è che il rendimento per la prima volta dallo scorso mese di aprile è tornato negativo, con un rendimento per il Bot luglio 2019 (IT0005338568) a -0.025%, contro il +0.215% di fine dicembre.
Collocamenti anche per altri paesi europei, con la Germania che ha emesso 3,976 miliardi di Schatz dicembre 2020 al rendimento negativo di 0.58%, livello invariato dallo scorso dicembre. In collocamento via sindacato anche l’Austria ed il Belgio, che hanno approfittato della liquidità d’inizio anno per fare funding a bassi rendimenti e lunghe scadenze. Vienna ha raccolto ha raccolto ordini per oltre 23 miliardi per un nuovo decennale a scadenza febbraio 2029, emesso per 5 miliardi allo 0.5% di cedola. Il titolo ha rating Aa1/AA+ ed Isin AT0000A269M8.
Bruxelles è andata sul lungo con la scadenza 22 giugno 2050, vale a dire oltre 32 anni, raccogliendo ordini per oltre 27 miliardi a fronte dei 5 emessi. Il rendimento finale è stato fissato a 44 punti base con una cedola dell’1.70% (BE0000348574).
Il piatto forte della settimana è costituito dalla Grecia, che è tornata sul mercato obbligazionario internazionale con la sua prima emissione di titoli di stato dall’uscita dal piano di salvatagggio dello scorso agosto. Nello specifico il Tesoro ellenico ha incaricato alcune banche per il collocamento via sindacato di bond a cinque anni con scadenza ad aprile 2024, con un importo di 2.5 miliardi di euro. Il rendimento del bond è stato fissato a 3.60%, dopo indicazioni preliminari a 3.75% e 3.875%. Gli ordni hanno superato i 10 miliardi. Il titolo, che ha scadenza aprile 2024, è stato prezzato a 99.314 con cedola del 3.45%. La Grecia ha rating B3/B+ (GR0114031561).
Attività sempre alta anche sulla parte corporate, dove tra l’altro è stato comunicato pochi giorni fa il dato da parte della Bce, sul quantitativo di obbligazioni corporate in portafoglio, che ammonta al 21 gennaio ad oltre 178 miliardi di euro.
Tra le nuove emissioni, la francese Accor è tornata sul mercato collocando due obbligazioni. Il titolo a tasso fisso (FR0013399029) ha rating BBB- dall’agenzia Fitch e paga una cedola annua pari all’1.75% ed è stato collocato al prezzo di 99.621 per un totale di 600 milioni. Buono l’interesse sul titolo, con gli ordini che hanno raggiunto 2.9 miliardi di euro. Il titolo sarà rimborsato alla pari il primo febbraio 2026, ha rating BBB- e il lotto minimo è 100 euro con multipli di 100mila. L’altro titolo con ammontare di 500 milioni è stato emesso subordinato perpetual con prima call al 2024 (FR0013399177). La cedola è al 4.375% ed in caso di mancata call diventa prima 5y+4.561% e poi dal 2044 5y+7.311%, anche questo ha taglio professionale da 100 euro con multipli di 100mila.
Sempre dalla Francia, la rete di supermercati Auchan con rating BBB, ha emesso 1 miliardo di euro con scadenza 2024 e cedola del 2.625%. Il titolo ha taglio minimo di 100 euro con multipli di 100mila (FR0013399060)
La tedesca Federal State of Berlin ha collocato 750 milioni di euro sulla scadenza a 10 anni. Il bond senior a tasso fisso (DE000A2E4EE4) paga una cedola annua pari a 0.625%, è stato emesso al prezzo di 99.268 garantendo un rendimento a scadenza dello 0.701%. Il titolo ha rating Aa1/AAA ed è negoziabile per lotti minimi di mille euro con multipli di mille.
Sempre in Germania, Federal State of Lower Saxony ha aumentato il circolante del suo vecchio bond con cedola 0.50% e scadenza 13 giugno 2025 portando l’ammontare totale a 1 miliardo di euro. La riapertura dell’emissione è stata di 300 milioni, prezzo di emissione 101.377 per un rendimento a scadenza dello 0.281%. Rating AAA.
Ancora attiva la Germania, dove la banca dei farmacisti, Apotheke Aerztebank ha emesso 500 milioni a tasso variabile con scadenza agosto 2022 ad euribor trimestrale +45. Il taglio minimo è di 100k +100k, Isin XS1947555972.
In Spagna la Telefonica con rating Baa3/BBB/BBB ha emesso un miliardo con scadenza al 5 febbraio 2024 con una cedola del 1.069%. Taglio minimo del titolo a 100 euro con multipli di 100mila, Isin (XS1946004451).
Banca Monte dei Paschi ha emesso sotto la pari, a 99.61, un nuovo bond garantito che ha come sottostante un pacchetto di mutui residenziali di qualità. L’obbligazione dà diritto ad incassare una cedola annua del 2% ed in funzione dell’emissione sotto la pari offre un rendimento a scadenza del 2.083%. Il libro ordini si è chiuso con un controvalore di 2.3 miliardi e il prezzo finale è stato fissato a 190 punti sopra il tasso midswap. La scadenza del bond è prevista per il 29 gennaio 2024. Lo strumento viene emesso nell’ambito di un prograamma di obbligazioni garantite da 20 miliardi di euro. Il rating assegnato è A1/A+/AAL per le garanzie di sottostante e l’isin è IT0005359507.
Banca Carige ha emesso due bond dell’ammontare complessivo di 2 miliardi di euro con garanzia statale, le due obbligazioni sono quotate sul MOT. Nello specifico la prima ha scadenza 25 gennaio 2020 e cedola dello 0.50% per 1 miliardo di euro (IT0005359176), l’altra ha scadenza 26 luglio 2020 e cedola dello 0.75% per un ulteriore miliardo (IT0005359184). Le due emissioni hanno rating BBB per la garanzia dello stato e taglio minimo da 100 euro con multipli di 100mila.
Tra le altre divise la Hyundai ha scelto di uscire in franchi svizzeri per 200 milioni con un titolo a 5 anni a rendimento ms+100. Il rating è stato fissato a BBB+ e la cedola allo 0.7325%; taglio minimo da 5k+5k, (CH0419040917).
L-Bank ha collocato sul mercato 1 miliardo di dollari sulla scadenza a tre anni. Il titolo ha scadenza il 7 febbraio 2022 ed è stato collocato con un rendimento di 7 punti base sopra la curva mid-swap, con cedola finale al 2.625%. L’obbligazione ha rating AAA ed è negoziabile per importi di 1.000 dollari (XS1947639305).
In fase di collocamento sono anchje altri titoli, tra questi la Bmw finance, attesa con un multitranche su varie scadenze e la Deutsche Telekom che uscirà in sterline con scadenza a 15 anni.