Settimana di transizione senza aste governative che hanno lasciato i nostri titoli di stato ad essere trattati sul secondario. Il clima è rimasto abbastanza tranquillo, nonostante le pagine dei quotidiani abbiano sottolineato le previsioni negative dell’Ocse sull’andamento della crescita nel 2019 per il nostro paese.
Lo spread tra il nostro benchmark decennale e quello tedesco è rimasto mediamente in area 255 con il rendimento del Btp a dieci anni di poco sopra il 2,5%. Il tasso del Bund decennale è salito riportandosi oltre la soglia di zero, per la prima volta dal 25 marzo, in un clima che ha visto la carta tedesca penalizzata da un maggior appetito per il rischio alimentato dagli sviluppi positivi nei negoziati Usa-Cina sul commercio e dal solido dato cinese sul Pmi servizi.
Le nuove emissioni corporate sotto la lente
Con il trend “dovish” delle banche centrali sui tassi d’interesse, gli emittenti cercano di approfittare del clima di tassi bassi per finanziarsi con nuovi deal, pertanto vi è stata una fervente attività nei corporate con in primo piano il deal della francese Orange che ha emesso un miliardo subordinato perpetual con prima call a partire da aprile 2025. Le indicazioni di rendimento sono state corrette in un rendimento del 2.50% rispetto a una prima guidance in area 3% grazie agli ordini raccolti nella fase di collocamento che hanno superato i 7.5 miliardi di euro. La nuova carta è riservata ad investitori istituzionali e qualificati e prevede un taglio minimo di investimento pari a 100.000 euro con multipli di 100k. Il rating del bond è Baa3/BBB-. Il bond (codice Isin FR0013413887) paga una cedola annua fissa pari a 2.375%, è stato collocato al prezzo di 99.311 per un rendimento pari a 2.50%. Buona performance sul grey market con il prezzo del bond salito in area 99,75.
Il colosso telefonico Deutsche Telekom ha collocato 1 miliardo di euro con un’obbligazione senior a tasso fisso. Il bond (Isin DE000A2TSDE2) paga una cedola annua dell’1.75% e sarà rimborsato a sccadenza alla pari il 25 marzo 2031. Deutsche Telekom ha collocato anche 500 milioni di euro sulla scadenza 25 marzo 2026. Il titolo (DE000A2TSDD4) paga una cedola annua dello 0.875%. Il taglio minimo di negoziazione delle due obbligazione è 1.000 euro.
Due emissioni di green bond hanno dominato la scena suscitando forte interesse tra gli investitori istituzionali. Il bond Terna da 500 milioni di euro che ha collezionato richieste record per 3.7 miliardi, circa sette volte l’offerta. Non succedeva dal 2017 con l’emissione inaugurale di Esselunga. La forte domanda ha consentito di abbassare drasticamente il prezzo di collocamento da uno spread inziale di 150 punti base sul tasso midswap si è arrivati a 78 punti base. Il bond con scadenza sette anni, il 10 aprile 2026, ha una cedola dell’1% e un rendimento dell’1.017% ed è stato collocato al prezzo di 99.886. Rating Baa2/BBB+ e il taglio minimo di negoziazione è di 100mila euro con multipli di mille, (XS1980270810). Il bond servirà per finanziare progetti italiani legati al cambiamento climatico ed alle energie rinnovabili; il prezzo è salito nel grey market in area 100,5 e sarà sul secondario a partire dal 10 aprile.
Forte domanda anche per il green bond di Ubi Banca che ha raccolto richieste superiori a tre volte l’offerta dell’obbligazione da 500 milioni di euro. Anche in questo caso i fondi raccolti saranno utilizzati per finanziare progetti verdi legati alle energie rinnovabili. Le prime indicazioni di rendimento erano tra 170 e 175 punti base sul midswap ma la richiesta per 1.5 miliardi di euro da parte di 150 investitori, ha abbassato il rendimento a 150 punti base sopra il midswap. Il titolo (codice Isin XS1979446843) paga una cedola fissa dell’1.50% ed è stato collocato al prezzo di 99.79 per un endimento pari a 1.544%. Rating del bond BBB- e taglio minimo di 100mila euro con multipli di mille. Sul grey market il prezzo è salito sopra quota 100 e sarà sul secondario a partire dal 10 aprile.
Sulla scia del successo di queste due emissioni, ERG, primo produttore di energia eolica in Italia, ed attivo anche nella produzione di energia idroelettrica, solare e termoelettrica, ha collocato un’obbligazione green a sei anni, 11 aprile 2025, dell’ammontare di 500 milioni. Dalle prime indicazioni di rendimento nell’area 210 punti sopra il tasso midswap, si è scesi a +180 per l’alto numero di richieste. Rating del bond BBB- e taglio di negoziazione 100mila euro con multipli di mille, cedola fissata a 1.875% con prezzo a 99.674 (Isin XS1981060624).
Conclusa con successo l’emissione obbligazionaria social da 750 milioni di euro di Cassa Depositi e Prestiti; l’operazione è finalizzata a fornire risorse per il finanziamento di interventi di edilizia scolastica e riqualificazione urbana con particolare focus sulla sicurezza. L’emisisone a tasso fisso (IT0005366460), destinata ad investitori istituzionali, ha durata di sette anni, con cedola annuale del 2.125% e prezzo pari a 99.288. La domanda è stata di circa 1.7 miliardi di euro con la partecipazione di oltre 100 investitori, rating BBB.
Tra i finanziari ING Bank è tornata sul mercato con un’emissione obbligazionaria multitranche. Il gruppo ha collocato 3 miliardi di bond con una domanda forte pari a 7.3 miliardi. Nel dettaglio la banca olandese ha collocato una tranche a tasso fisso in euro: 1.25 miliardi sulla scadenza 8 aprile 2022 (XS1976945722) con cedola annua pari a 0%, e due tranche a tasso variabile: 1 miliardo sulla scadenza 8 aprile 2021 (XS1976945995) con cedola trimestrale indicizzata al tasso 3 mesi euribor+20 b.p. e 750 milioni sulla scadenza 8 aprile 2022 (XS1976946027) con cedola trimestrale indicizzata al tasso 3 mesi euribor+26 b.p.. Rating assegnati alletre obbligazioni Aa3/A+/AA- e taglio minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di 100mila.
Aramco, la compagnia petrolifera statale dell’Arabia Saudita, ha ricevuto l’assegnazione dei suoi primi rating da parte delle agenzie Fitch e Moody’s (A+) alla vigilia dell’emissione del primo mega bond in dollari per almeno dieci miliardi. Allo scopo, Aramco terrà in questi giorni un roadshow nelle capitali finanziarie per promuovere il suo deal, il bond sarà quotato alla Borsa di Londra e quanto alle scadenze si parla dai tre ai 30 anni. Si tratta della prima obbligazione per Saudi Aramco.