Ottava fin qui negativa per il Ftse Mib, con il future con scadenza giugno 2019 che segna al momento un -0.33%, con gli scambi di ieri chiusi a 21.230 punti.
Al di là del giudizio invariato sul rating a BBB con outlook negativo da parte di S&P, il mercato a livello tecnico sta affrontando difficoltà già da diverse sessioni a spingersi oltre quota 21.500 punti.
Come per altro ipotizzato nella precedente analisi, la scarsa volatilità unita alla presenza di importanti livelli di resistenza, sta di fatto producendo una fase laterale, con il mercato che sta scambiando in un range piuttosto ristretto ormai da tre settimane e compreso tra 21.525 e 21.160; oltretutto non giova di sicuro il fatto di aver avuto tre settimane con sessioni discontinue a causa delle festività.
A livello intraday è interessante commentare il movimento di ieri in apertura, con il mercato che tenta senza successo un nuovo attacco a quota 21.500 e lo fa registrando i volumi più alti delle ultime dieci sessioni.
Il rifiuto del prezzo, unito all’alto volume di scambi registrati, alimenta quindi ora la possibilità di assistere a un’estensione della correzione: una prossima rottura al ribasso di quota 21.160 produrrebbe con tutta probabilità un’accelerazione al ribasso fino a 20.850 punti.
Per il momento la dinamica di prezzo non evidenzia un deterioramento significativo del quadro tecnico e per questa ragione siamo dell’idea che le discese possano costituire occasione di acquisto.
Oltre a 20.850 è da monitorare anche il supporto intermedio a 20.700 e soprattutto la base a 20.500 punti, da sfruttare come potenziale area per rientrare long a mercato a prezzi più convenienti.
Il prossimo obiettivo al rialzo è rappresentato dal test della resistenza tecnica di quota 22.00 punti.
Viceversa qualora le vendite dovessero estendersi al di sotto di quota 20.500 punti, saremo costretti a riconsiderare il quadro generale.