I fondi italiani si confermano in 16esima posizione, conquistata a fine 2018, nella classifica dei Morningstar rating per singoli Paesi europei (in tutto i mercati esaminati sono 20). Peggiora, però, il rating medio equi-ponderato, che passa da 2,75 a 2,69 stelle. A dirlo è l’ultimo Morningstar rating analysis of European investment funds, lo studio curato da Thomas Furuseth e Ali Masarwah, che rappresenta una valutazione quantitativa del rendimento aggiustato per il rischio dell’universo dei fondi ed Etf (Exchange traded fund) domiciliati nel Vecchio continente.
In Italia, continua a scendere la percentuale di fondi a 4 e 5 stelle: erano il 31% a fine giugno 2018, il 28% a settembre, il 25% a dicembre e ora sono il 20%. In termini asset-weighted, il giudizio complessivo è di 2,85 stelle, con i bilanciati che si collocano al di sopra, mentre gli azionari e gli obbligazionari sono al di sotto.
Rispetto ai precedenti trimestri sono poche le variazioni in testa alla classifica. L’Olanda è sempre prima con un rating medio equi-ponderato di 3,67 (era 3,70 stelle a fine 2018). La Svizzera è seconda con 3,51 stelle e la Finlandia si riprende il terzo posto (3,48), che aveva perso lo scorso dicembre, facendo scendere al quarto la Danimarca (3,42 stelle).
L’Irlanda e il Lussemburgo dove sono domiciliati molti comparti cross-border venduti anche in Italia, sono rispettivamente settimo e 11esimo.
I calcoli sono fatti sugli asset con Star rating per cui sono esclusi tutti i fondi in categorie che non ricevono questa valutazione. Nell’universo italiano, gli obbligazionari e i bilanciati a scadenza sono i principali assenti.
La tabella mostra le valutazioni dei singoli Paesi, ordinate in base al rating equi-ponderato. (Leggi il report completo per avere informazioni sulla metodologia e l’universo di riferimento).
I Morningstar rating per i singoli Paesi europei, ordinati in base al rating equal-weighted