I riflessi del risultato elettorale sono stati abbastanza contenuti sui mercati, non avendo sfondato a livello generale i partiti che potevano mettere in discussione le attuali regole europee, con conseguenze speculative soprattutto sull’euro che invece è rimasto in linea sui valori medi di periodo. Detto questo ci sono però alcune eccezioni che riguardano il nostro Paese e la Grecia.
Italia, scenario bond governativi
Per l’Italia l’iniziale positività della borsa, trascinata dalla notizia Renault-Fca con quest’ultimo titolo che apriva +18% lunedi mattina, e dello spread sui livelli sotto 270, si è via, via modificata quando le agenzie hanno iniziato a rumoreggiare sulla possibile lettera di richiamo che sarebbe in arrivo da Bruxelles. Spread verso quota 290 e riflessi negativi su Piazza Affari soprattutto a causa del settore finanziario, particolarmente sensibile alle variazioni dello stesso, con rendimento del benchmark Btp decennale al 2.7% (IT0005365165).
A supportare nei giorni successivi il miglioramento dello spread di nuovo verso quota 275, sono state le aste che ci sono state a metà settimana, con un buon esito generale, in particolare quella sul Bot semestrale con scadenza novembre 2019 (IT0005371908) che ha visto i 6.5 miliardi collocati a tasso negativo di 0.048%, in calo di 0.02 rispetto alla precedente di aprile.
Sulla parte massima della forchetta compresa tra 4.75 e 6 miliardi anche le aste di Btp e Ccteu. Nello specifico il Btp 3% agosto 2029 (IT0005365165) è stato collocato per 2,75 miliardi a rendimento 2.6%, invariato dalla precedente; per il Btp 1 luglio 2024 1.75% (IT0005367492) collocati 1.886 miliardi all’1.81% in leggero rialzo +0.09 dall’asta precedente; 614 milioni collocati sul 2% 1 dicembre 2025 (IT0005127086) al 2.02% di rendimento, mentre il Ccteu gennaio 2025 per 750 milioni ha visto un rendimento dell’1.95% in rialzo di 0.18.
Il Tesoro starebbe meditando il rinvio dell’asta del Btp Italia di giugno in autunno, temendo un secondo flop dopo quello di novembre quando si sono registrate adesioni per appena 863 milioni di euro dal canale retail e 1.4 miliardi da quello istituzionale. Il mese di giugno è ricco di eventi, il 5 la Commissione Europea darà un giudizio sui conti pubblici italiani, l’uscita di scena della premier britannica Theresa May, il mese di inizio delle trattative politiche tra i governi per scegliere il nuovo governatore della BCE.
Grecia, la situazione dei titoli di Stato
La Grecia esce dalle elezioni europee con una bocciatura del governo Tsipras che aveva peraltro gestito bene la fase più dura per il paese riportando la fiducia dei mercati dopo un terribile inizio con il rischio di una “Grexit” nel 2014 che aveva spinto i GGB ai minimi storici con rendimenti sul decennale oltre il 30%. Il percorso fatto in questi anni è stato molto duro ma l’uscita dal programma delineato dalle autorità monetarie internazionali pochi mesi fa, aveva permesso al paese di tornare sui mercati e ridurre lo spread ai minimi. Con la vittoria alle elezioni di domenica scorsa da parte di “Nova democratia”, partito di centro destra e l’immediata chiamata alle urne in luglio da parte del primo ministro in carica, il paese ha mostrato grande maturità ed è stato premiato subito dai mercati. Il rendimento sulla curva decennale è sceso ai minimi assoluti dall’euro al 3% circa ed ora lo spread con il rendimento della nostra curva è superiore di soli 40 centesimi.
Le nuove emissioni corporate sotto i riflettori
Sulla parte corporate, l’olandese Nationale-Nederlanden bank ha collocato una nuova obbligazione senior per 500 milioni di euro. Nel dettaglio il titolo (codice Isin XS2004795725) paga una cedola annua fissa dello 0.375% per quattro anni, la scadenza è stata fissata al 31 maggio 2023, il prezzo di emissione è pari a 99.755 per un rendimento a scadenza dello 0.437%. Rating A- e taglio minimo di negoizazione 100.000 euro.
Sempre nel settore finanziario la tedesca Rentenbank ha aumentato di 300 milioni di euro il suo vecchio bond con cedola 0.375% e scadenza 14 febbraio 2028. Il titolo (XS1951092144) ora ha un ammontare totale di 1 miliardo di euro, ha rating AAA e taglio minimo di negoziazione di mille euro con multipli di mille.
Bank Austria ha collocato una nuova emissione obbligazionaria garantita a scadenza otto anni dell’importo di 500 milioni di euro. Le prime indicazioni di rendimento per l’operazione con scadenza 3 giugno 2027 sono di un premio di 10 punti base sulla curva midswap. Con oltre 800 milioni di euro gli ordini raccolti dagli investitori, il bond è stato prezzato con un premio di 8 centesimi sopra la curva midswap. Rating AAA e taglio mnimo di negoziazione 100 mila euro con multipli di 100mila.
La società di credito al consumo Aiful Corporation sta per emettere il primo bond con rating “non investment grade” in yen sul mercato in Giappone. L’obbligazione a 18 mesi offrirebbe una cedola dell’1% e sarebbe destinata a sostenere l’attività di erogazione dei prestiti. La cedola appare molto bassa, considerando lo scarso rating. Tuttavia, si consideri che essa risulterebbe di circa 117 punti base superiore al rendimento attualmente offerto dalla medesima scadenza governativa di Tokyo. Infatti i bond sovrani nipponici offrono rendimenti sottozero fino ai 10 anni e appena mezzo punto percentuale per i titoli fino a 40 anni.
BayWa Ag, gruppo internazionale di trading, logistica focalizzato sui settori dell’agricoltura, dell’energia e dei materiali da costruzione, ha dato mandato a quattro banche di organizzare una serie di incontri con investitori istituzionali in tutta Europa. Obiettivo del roadshow l’emissione di un green bond denominato in euro con scadenza compresa tra 5 e 7 anni. Si tratterrebbe del primo green bond emesso dalla società. Il bond non ha rating.
In dollari esce la Repubblica Dominicana che ha rating Ba3/BB- per 1,5 miliardi di dollari a 30 anni a rendimento 6.4%, il taglio minimo è da 150 mila con multipli di mille (isin USP3579ECE51), rating del paese Ba3/BB-/BB-.