E’ un po’ di tempo che andiamo declamando la partenza di un grande movimento direzionale, al rialzo o al ribasso. E facendo autoironia, è un po’ come essere quei predicatori biblici che annunciano un grande evento nel futuro.
Ma è proprio così. Non dipende da nessun sensazionalismo, in verità, ma dal fatto che il mercato è costruito in questo modo: più dura un movimento laterale, maggiore sarà la violenza del movimento di uscita dal laterale stesso. Questo perché il mercato ha delle leggi e questa è una di esse.
E allora ci si deve domandare se il movimento al rialzo di questa settimana sia l’ inizio, veramente frazionale, di quel grandissimo movimento che ci sarà. Può essere. Oppure quello all’ insù è un falso movimento, fatto per ingabbiare tutti i rialzisti, dopodiché si partirà forte al ribasso.
La solita confusione? Assolutamente sì: un’altra regola immutabile è che se non hai un segnale faresti meglio a non fare nulla. Chi si è sottratto a questa legge non esiste più, finanziariamente parlando, e chi ci si sottrarrà cesserà di esistere, sempre finanziariamente parlando, in futuro.
Comunque, per tirare in ballo la solita analisi tecnica, che piace a molti, me compreso, ma di cui non si conoscono le probabilità, sembrerebbe che quel testa e spalle rovesciato che avevamo individuato tempo fa stia per essere rotto, a scanso di falsi segnali. Con obiettivi in area 25.000.
Figura 1. Future FtseMib – grafico settimanale
Per chi sale c’è anche chi scende e Relatech sembra essere alla resa dei conti. Basterebbe che sfondasse il suo supporto di 2,18 perché il trend diventasse negativo (Figura 2).
Figura 2. Relatech – grafico settimanale
Non sembrano esserci per ora particolari segni di allarme per Sias, che è incanalata in un trend ascendente di massimi e minimi in salita (Figura 3).
Figura 3. Sias – grafico settimanale
Il suo trend è long fino a prova contraria.