Asahi è il primo produttore di birra del paese ed è riuscito a costruirsi una posizione di vantaggio all’interno del settore grazie ad elevate economie di scala rispetto ai competitor nipponici e al valore del suo brand che gli permette di ricavare margini di profitto superiori alla media. Inoltre, l’azienda ha trasferito la produzione e la distribuzione di Asahi Super Dry nei suoi stabilimenti europei e questo le permette di mantenere alta la qualità del suo prodotto anche all’estero e di sfruttare al meglio la sua rete di distribuzione.
Asahi scontata del 20% rispetto al fair value
“Negli ultimi anni Asahi ha sofferto il calo dei volumi di vendita di birra in tutto il paese ma ci aspettiamo una crescita media dei ricavi attorno al 3% nei prossimi cinque anni per effetto dell’atteso aumento dei consumi durante il periodo dei Giochi olimpici di Tokyo nel 2020 e del taglio delle tasse sugli alcolici. L’agevolazione dal punto di vista fiscale permetterà ai produttori di birra, per la prima volta negli ultimi trent’anni, di riuscire ad alzare i prezzi di vendita e questo si tradurrà per Asahi in un incremento dei profitti quantificabile in circa 17 miliardi di yen” dice Jeanie Chen,analista azionaria di Morningstar. “La nostra fiducia sul futuro dell’azienda si fonda anche sull’ottimo track record del management nella gestione dell’attività, come dimostra il successo dell’integrazione dei brand rilevati da SUBMiller, ma il mercato continua a sottovalutare il titolo che ora è scambiato a un tasso di sconto del 20% rispetto al fair value di 6.000 yen” (report aggiornato al luglio 2019).
Japan Tobacco mette nel mirino i mercati emergenti
Japan Tobacco è il primo produttore di sigarette in Giappone e uno dei più grandi al mondo. Le economie di scala ricavate dagli elevati volumi di produzione e la forza dei suoi marchi le garantiscono una redditività superiore alla media e per queste ragioni gli analisti di Morningstar gli riconoscono una posizione di vantaggio all’interno del settore. L’azienda punta a migliorare la profittabilità della gestione attraverso una maggiore espansione sui mercati globali, gli investimenti in nuove categorie di prodotto e l’ottimizzazione dei processi produttivi.
Il principale driver della crescita è rappresentata dai paesi emergenti. Attraverso nuove acquisizioni Japan Tobacco sta entrando in mercati come quello dell’Etiopia, dell’Indonesia e delle Filippine e punta a cavalcare la solida domanda di sigarette classiche e la crescita del reddito medio per affermarsi con il suo portafoglio di marchi premium.
Sul mercato interno, invece, la sfida è quella di guadagnare quote di mercato nel segmento delle sigarette elettroniche grazie al lancio del suo ultimo prodotto per il quale sono stati stanziati circa 10 miliardi di yen in investimenti nel marketing. “I dati del primo trimestre sono stati superiori alle nostre stime e ci lasciano fiduciosi sulla possibilità che i risultati aziendali futuri siano in linea con le nostre previsioni. Le attese per i prossimi cinque anni indicano un progresso medio dei ricavi dell’8% e un margine operativo attorno all’11%. La stima del fair value è pari a 3.600 yen e vale al titolo un rating di 5 stelle”, dice Chen (report aggiornato al 26 aprile 2019).