Intesa S. Paolo è solidamente impostata, ormai da mesi, in una tendenza rialzista che continua a rimanere in essere anche su lievi correzioni dell’indice italiano. Dal grafico allegato è lecito notare come la fascia di prezzo compresa tra i 3€ e i 2.95€ sia un’area di prezzo statica molto importante, dato che nel passato è stata lavorata dalle quotazioni come resistenza di periodo. Un ulteriore riferimento dinamico e possibile notarlo dalla trendline passante sul grafico che nasce dai minimi di oltre un anno fa e che quindi va considerata in maniera importante.
Nelle prossime sedute quindi, anche se il prezzo dovesse concedersi ancora alle vendite, risulta fondamentale la tenuta dei 2.95€ e della trendline: qualora si creino pattern rialzisti, potrebbero nascere nuovi spunti positivi per il titolo con possibili arrivi in area 3.10€ prima 3.22€ poi.
Pericolosi invece ribassi confermati al close al di sotto dei 2.90€, che potrebbero interrompere il trend primario con possibili target in area 2.80€.
Anche per un’altra big del nostro listino si potrebbero creare scenari positivi nel breve periodo. Anche su Unicredit ci sono dei riferimenti interessanti sia dal punto di vista statico che dinamico. Una trendline da prendere in considerazione è quella tracciata in figura, la quale parte dai minimi del dicembre 2016 e un’area statica di supporto compresa fra i 16.05€ e i 16.50€. Soltanto ribassi inferiore al livello più basso citato poco fa, potrebbe compromettere lo scenario rialzista ed aprirne uno ribassista.
L’ultima candela daily però sembra aver confermato una tenuta positiva dei riferimenti di cui sopra: un allungo al di sopra dei massimi odierni potrebbero far allungare i prezzi verso area 17.80€-18€ prima e i massimi di periodo a 18.35€ successivamente.