Una sentenza della Corte di San Francisco ha stabilito il nesso di causalità tra l’utilizzo del diserbante Roundup di Bayer e il cancro. La notizia ha fatto crollare il titolo del gruppo chimico-farmaceutico con perdite superiori al 10%, ma gli analisti di Morningstar confermano il fair value a quota 108 euro e la valutazione sul suo Economic moat (pari ad Ampio).
“Il mercato teme che questa sentenza possa dare il via a una serie di risarcimenti miliardari che danneggeranno non solo l’immagine ma anche le casse del colosso tedesco, considerando le circa 11 mila denunce presentate negli Stati Uniti contro il diserbante prodotto da Monsanto (società appartenente al gruppo Bayer). Ma gli studi scientifici sono tutti dalla parte dell’azienda tedesca. I dati di numerose agenzie, come le statunitensi Environmental Protection Agency e National Institutes of Health, e l’European Chemicals Agency ed European Food Safety Authority nel Vecchio continente, suggeriscono che non vi è alcun collegamento tra il glifosato contenuto nel Roundup e il cancro. Per questa ragione riteniamo che la maggior parte di queste cause non avrà successo”, dice Damien Conover, analista azionario di Morningstar in una nota del 20 marzo 2019.
“La valutazione di 108 euro del titolo Bayer si basa anche sull’ipotesi che le spese per i vari contenziosi legali relativi al glifosato ammontino a 2 miliardi di euro. Nello scenario peggiore tali costi potrebbero salire a 13 miliardi di euro e comporterebbero un taglio del fair value a 73 euro. Dopo le recenti vendite, le azioni del gruppo tedesco sono scambiate attorno ai 62 euro, a un tasso di sconto di oltre il 40%”.