I più attenti se ne saranno sicuramente accorti: da alcune settimane a questa parte l’ultima ora di contrattazioni a Wall Street manifesta un andamento ben più tonico e benigno dei primi sessanta minuti di scambi. Si potessero evitare tutte quelle ore inutili, limitando la sessione alle transazioni poste in essere dalle 15 alle 16 (21-22, ora italiana), saremmo tutti più felici.
Dicono che sia merito delle mani forti, i mitici investitori istituzionali, che intervengono tipicamente nelle battute conclusive; tutto l’opposto del parco buoi, del pubblico retail, che opera nelle fasi iniziali della seduta.
Tant’è vero che da tempo è impiegato un indicatore che mette a confronto i saldi conseguiti nella prima e nell’ultima ora di attività sul NYSE. Poiché si presume che il pubblico retail sia sempre dalla parte sbagliata, e gli istituzionali dalla parte giusta; al saldo dell’ultima ora è sottratto quello della prima ora.
Il risultato netto andando ad incrementare quello che tutti conoscono come Smart Money Index (o, appunto, Last Hour Indicator).
Alla buon ora! Lo SMI è in risalita dalla fine di dicembre. Pressappoco, dal minimo natalizio di Wall Street. Se si condivide la logica proposta, questa pendenza positiva segnala accumulazione (le mani forti comprano, le mani deboli vendono; o comunque comprano con minore veemenza), laddove fino alla fine di dicembre è prevalsa una massiccia distribuzione.
Siamo forse noi istituzionali? No. E allora, perché sposare un modus operandi che non ci appartiene?
Il punto è che costoro hanno “tasche profonde”. Dispongono di parecchie munizioni e sono soliti – anzi, obbligati – ad adottare un comportamento anticiclico: comprando quando tutti vendono, e vendendo quando tutti comprano. Sicché nei rialzi non è insolito vedere gli istituzionali servire azioni, mentre nei ribassi saranno coloro che puntelleranno il mercato.
In altre parole, il fatto che stiano accumulando non è affatto una buona notizia. Di solito lo SMI scende durante i rialzi – liquidando progressivamente posizioni, approfittando di un mercato che lo consente – mentre sale durante i ribassi.
Non ci credete? Vediamo come si è mosso lo SMI negli ultimi lustri:
Visto? Esaminando l’andamento dall’inizio del 2000 notiamo come lo SMI scenda durante le salite del Dow Jones; e al contrario inizi a salire quando il bull market è maturo, e le mani forti passano alla cassa, liquidando – distribuendo, appunto – agli ultimi arrivati.
Sotto questa prospettiva l’inclinazione positiva recentemente assunta dallo SMI è tutt’altro che una buona notizia. Magari è un sobbalzo tecnico, di breve durata; ma se la tendenza dell’ultima ora a far registrare saldi positivi dovesse persistere, ciò segnalerebbe che chi conosce il mercato sta iniziando ad accumulare. E se fa questo, è soltanto perché sa che le quotazioni sono destinate a calare nei mesi a venire.