Da Banca Imi otto nuovi Bonus Cap Certificates su azioni italiane ed estere

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Banca Imi ha quotato sul mercato SeDeX di Borsa Italiana otto nuovi certificati di titpo Bonus Cap che offrono la possibilità di investire su otto diversi sottostanti tra azioni americane e italiane (Banco Bpm, Bper Banca, Ubi banca, Unicredit, Netflix, Tesla, Twitter e General Moter). I nuovi certificati, fanno notare dall’istituto, hanno la peculiarità di avere delle barriere molto conservative, offrendo così l’opportunità di ottenere dei rendimenti sia in scenari di stabilità o di rialzi, sia in situazioni di ribassi del valore dell’azione sottostante, purché contenuti entro il Livello Barriera.

Certificati hanno un orizzonte temporale di 18 mesi, un premio a scadenza compreso tra l’11,60% e il 19,10%, barriere dal 55% al 70%.

Il funzionamento

I Bonus Cap Certificate di Banca IMI sono Certificati d’Investimento a Capitale Condizionatamente Protetto che permettono all’investitore di ottenere un premio a scadenza (il Bonus) qualora l’attività finanziaria sottostante, alla data di rilevazione finale, abbia un valore maggiore o uguale al Livello Barriera. In particolare, tutti i certificati Bonus Cap quotati il 16 Novembre hanno le seguenti caratteristiche: prezzo di emissione pari a 100 Euro, durata di 18 mesi e barriera osservata unicamente alla data di rilevazione finale, ovvero l’11 Maggio 2020 (Barriera Europea).

A titolo di esempio, vediamo in dettaglio il funzionamento del Bonus Cap su TESLA (ISIN: IT0005351801). L’investitore avrà la possibilità di acquistare questo strumento direttamente sul mercato SeDeX di Borsa Italiana a partire dal 16 Novembre 2018 attraverso il proprio intermediario finanziario di fiducia, phone banking o internet banking. Il certificato pagherà l’importo bonus a scadenza di Euro 119,10 (+19,10% rispetto al Prezzo di Emissione) se nel giorno di rilevazione finale il prezzo del sottostante dovesse essere pari o superiore al Livello Barriera pari a Euro 186,3015 (ovvero se l’azione di TESLA non perde più del 45% rispetto al Valore Iniziale pari a 338,7300). Al contrario, se il valore del sottostante dovesse essere minore del livello barriera (pari al 55% del Valore iniziale del sottostante) l’investitore subirà una perdita commisurata a quella che avrebbe ottenuto investendo direttamente nell’azione sottostante. Inoltre, grazie all’opzione “Quanto” l’investitore non è esposto al rischio legato all’andamento del tasso di cambio Euro-Dollaro.