Il Dax si appresta a chiudere una settimana a due facce, con un bilancio che segna ad oggi una sostanziale parità. Il derivato tedesco ha iniziato l’ottava in rialzo, sulla scia di settimana scorsa che aveva visto il mercato testare la resistenza nei pressi di quota 11.700; su tali livelli, come peraltro auspicato nel corso delle precedenti analisi, abbiamo assistito ad un ritorno in campo da parte di venditori, capaci di mettere pressione al mercato e spingere i prezzi fino a quota 11.425, dove troviamo ora il pivot point di breve termine.
Il successivo pullback di mercoledì scorso non è riuscito a spingersi oltre quota 11.650, con il Dax che di fatto ha formato un doppio massimo decrescente sul grafico giornaliero, che unito alla chiusura di ieri sui minimi della sessione precedente testimonia che il rally attuale è prossimo all’esaurirsi.
Nella medesima sessione abbiamo peraltro registrato vendite su un livello che tenevamo d’occhio quale 11.560 punti, punto intermedio che sembrava in grado di calamitare nuovi acquisti, come accaduto nella giornata di mercoledì; tuttavia il pronto ritorno al di sotto di tale soglia va interpretato come ulteriore segnale di debolezza.
In un’ottica operativa multiday, un significativo segnale short su time frame giornaliero arriverebbe dalla rottura al ribasso del pivot point a quota 11.425 punti; il mercato completerebbe infatti il modello a doppio massimo decrescente, aprendo la strada a una ripresa del trend ribassista con obiettivo il test dei precedenti minimi.
Il primo obiettivo al ribasso fornito dal pattern è ora rappresentato da un ritorno dei prezzi in aria 11.200.
Per scongiurare nuovi ripassi il mercato deve quindi mostrare la tenuta dei livelli attuali, anche se la mossa pare al momento poco probabile; al di sopra di 11.700 troviamo infatti ulteriori livelli resistivi ravvicinati a 11.840, 12.000 e 12.180 punti.