Hershey e Mondelez sono leader mondiali nell’industria dei dolciumi. E, dicono gli analisti di Morningstar, sono valutati dal mercato a tassi di sconto interessanti rispetto al fair value. La prima è uno dei maggiori produttori statunitensi di dolci confezionati e detiene poco meno della metà del mercato interno del cioccolato grazie a un portafoglio prodotti di oltre 80 marchi, tra cui Hershey’s, Reese’s, Twizzlers e Ice Breakers, venduti in 80 paesi. Detiene, inoltre, i diritti per la distribuzione di KitKat negli Stati Uniti.
Crescita media del 3% per Hershey
Il gruppo ha registrato una forte crescita negli ultimi cinque anni e sta operando investimenti strategici per portare sul mercato nuovi prodotti e per differenziare la propria offerta dalla concorrenza. Hershey ha dimostrato negli anni di essere in grado di mantenere una redditività superiore alla media del settore grazie a un vantaggio di costo rispetto ai competitor e allo sfruttamento dei suoi marchi, che le permettono di applicare prezzi di vendita più elevati senza danneggiare i volumi. Per questo motivo gli analisti di Morningstar le assegnano un Economic moat ampio.
“La società ha operato delle misure volte a razionalizzare i costi. Le risorse risparmiate, stimate tra i 150 e i 175 milioni di dollari annui saranno investite nell’allargamento del portafoglio marchi e permetteranno un ulteriore aumento dei margini di profitto. Recentemente abbiamo aumentato il fair value del titolo da 116 a 117 dollari in seguito al forte incremento dei flussi di cassa e prevediamo nei prossimi cinque anni una crescita media del fatturato tra il 3% e il 4% e margini operativi in espansione dall’attuale 20%”, dice Erin Lash analista azionaria di Morningstar (report aggiornato al 13 dicembre 2018).
Le economie di scala sostengono i profitti di Mondelez
Mondelez International (MDLZ), leader mondiale nel mercato del cioccolato e degli snack, è proprietaria di marchi di valore come Cadbury, Toblerone, Oreo, Halls e Chips Ahoy (i primi sette fatturano ciascuno oltre 1 miliardo di dollari).
Il gruppo domina il mercato mondiale degli snack, con una quota del 16%, e quello delle caramelle (share del 9%), e detiene il primo posto delle vendite di dolci in America latina (controlla quasi un quarto del totale) e nell’Europa occidentale. La sua gamma di prodotti è alquanto variegata e comprende biscotti (41% delle entrate), cioccolato (30%), gomme da masticare e caramelle (15%), bevande (5,5%), formaggi e generi alimentari (10%).
Il Moat dell’azienda si basa essenzialmente sulle forti economie di scala derivanti dagli elevati volumi di produzione e dal forte potere contrattuale che è in grado di esercitare sulla rete di distribuzione grazie alle ingenti risorse spese annualmente per supportare il suo portafoglio marchi.
“Il nuovo Ceo della società, Dirk Van de Put, ha implementato iniziative volte a raggiungere l’obiettivo di una crescita media di lungo periodo superiore al 3% e ha adottato misure per ridurre ulteriormente la complessità delle operazioni in modo da risparmiare un miliardo di dollari in costi e finanziare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo e nel marketing. Nei prossimi dieci anni ci aspettiamo una crescita media dei ricavi tra il 3% e il 4% e stimiamo un fair value pari a 52 dollari per azione”, aggiunge Lash (report aggiornato al 5 dicembre 2018).