Un portafoglio finanziario non deve essere giudicato solo dalle performance, ma anche dall’equilibrio che riesce a trovare tra rischio e rendimento nel lungo periodo. Un rapporto che, per sua natura, è precario e mutevole e che perciò deve essere continuamente ricercato tramite l’attività di diversificazione degli investimenti.
La diversificazione non si limita alla ripartizione per asset class o per zone geografiche. L’azionario, ad esempio, è una classe d’attivo molto ampia, composta da investimenti anche parecchio diversi tra loro. Infatti, i sotto-segmenti vengono classificati a seconda della capitalizzazione della società (large cap, mid cap e small cap), del mercato di riferimento (paesi sviluppati o mercati emergenti) e soprattutto del settore economico di cui fa parte l’azienda (industriale, finanziario, energetico, ecc.). È importante avere un’idea di come i vari settori economici rappresentati dalla propria esposizione azionaria si influenzino a vicenda, in modo da evitare di investire in strument soggetti a movimenti molto simili.
Guardando i dati sottostanti, ad esempio, si nota come la correlazione tra i vari settori azionari sia sensibilmente diminuita nel corso dell’ultimo anno. Tra i casi più eclatanti, il settore della biotecnologia, che nel corso del 2017, su 14 correlazioni, ne ha segnate ben 11 negative e un’altra (con l’oro) prossima allo zero.
Per avere un’idea del cambiamento radicale, basterebbe dire che prendendo le correlazioni a cinque e a tre anni, i titoli biotecnologici non presentano una sola correlazione negativa. Lampante in questo senso il rapporto con il settore tecnologico, passato da 0,46 su tre anni a -0,57 a dodici mesi. O quello con i beni di largo consumo, crollato da 0,65 a -0,39 nello stesso periodo.
Secondo gli analisti Morningstar, inoltre, i titoli del settore biotecnologico presentano valutazioni interessanti, anche se occorre essere consapevoli dell’importanza della selezione dei singoli titoli e della volatilità dell’industria (la deviazione standard registrata dall’indice Msci World Pharm, Bio & Life Sci a cinque anni è di 12,36 contro il 9,86 dell’Msci World – dati in dollari al 31 dicembre 2017).
Fonte: Morningstar
I settori azionari oggetto dell’analisi sono elencati di seguito. I numeri corrispondono a quelli che appaiono nelle tabelle.
- Azionari Settore Metalli Preziosi
- Azionari Settore Biotecnologia
- Azionari Settore Beni e Servizi di Consumo Discrezionali
- Azionari Settore Beni e Servizi di Largo Consumo
- Azionari Settore Energia
- Azionari Settore Servizi Finanziari
- Azionari Settore Salute
- Azionari Settore Tecnologia
- Azionari Settore Beni Industriali
- Azionari Settore Comunicazioni
- Azionari Settore Servizi di Pubblica Utilità
- Azionari Settore Agricoltura
- Azionari Settore Energie Alternative
- Azionari Settore Infrastrutture
- Azionari Settore Risorse Naturali
Fonte: Morningstar Direct
Il coefficiente di correlazione è un parametro che misura in che modo la performance di uno strumento influenza l’andamento di un altro. Varia tra -1 e +1. Un coefficiente pari a 0 indica che non vi è alcuna relazione tra le performance dei due settori. Un coefficiente pari a 1 significa che c’è una correlazione positiva perfetta, il che significa che i due indici si muovono assieme, se uno sale del 10%, lo fa anche l’altro, e viceversa. Ovviamente, in caso di perfetta correlazione negativa (uguale -1) il rapporto è inverso: se il primo sale del 10%, il secondo perde il 10%.