Lo scorso weekend è stato interessato da qualche cambiamento significativo ricordandoci, come se ce ne fosse bisogno, che nulla è per sempre. In Germania, le elezioni federali hanno decretato il sorpasso dei Socialdemocratici sulla Cdu, mentre a San Marino un referendum sull’aborto (diventato legale) ha “annullato” una legge di oltre 150 anni fa allineando la legislazione agli standard italiani.
Ieri, invece, l’azionario internazionale ha accusato una seduta a dire poco rossa “scuro”, mentre le criptovalute non hanno fatto una bella figura dall’inizio della settimana, allorché i bond cercano di limitare i danni.
L’Euro Index invece (paniere di mia creazione) indietreggia già da tre settimane e il movimento delle ultime due sedute è sotto il segno dell’incertezza.
Inoltre, il benchmark sta per raggiungere delle Gann line di supporto che offriranno presto nuovi spunti operativi, come avvenuto all’inizio del mese. Anche la pendenza (vedi in verde) tende a ripiegare evidenziando un peggioramento della tendenza trimestrale (13 settimane).
Presento ancora una volta il mio benchmark su un grafico settimanale, con delle Gann Line e la pendenza della regressione lineare a 13 settimane. Lo scenario di lento deterioramento si conferma tale e, al momento, la divisa europea è tuttora in relativa difficoltà.
Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il “mio” Euro Index alla ricerca di eventuali spunti operativi, conferme o smentite.
A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 39% dei casi (invariato rispetto al valore di otto giorni fa) la divisa europea è in uno scenario rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a cinque giorni evidenziano un rafforzamento del 2% nei confronti del fiorino ungherese, del 2.45% rispetto alla lira turca e del 2.64% nei confronti del real.
Lo scenario puramente tecnico è, solo, moderatamente ribassista anche se tende a peggiorare ulteriormente.
Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.
I movers e spunti sull’euro
L’Eur/Usd, componente significativo del benchmark, cede dalla fine della scorsa settimana e potrebbe accelerare il passo nel prossimo futuro. L’Eur/Aud è altalenante da qualche giorno e potenzialmente molto rischioso. L’Eur/Cad rallenta la discesa attorno a 1.475, ma deve confermare il rimbalzo di ieri. Peggioramento in caso di mancato superamento di 1.486/7. L’Eur/Chf testa nuovamente l’importante resistenza di 1.085, ma potrà generare un segnale di rafforzamento solo in caso di superamento di 1.087/8. L’Eur/Gbp mette a segno un importante rimbalzo martedì e tende ad avvicinarsi ulteriormente a 0.872/3. L’Eur/Jpy consolida da qualche settimana tra 128 e 131 circa e aspetteremo pazientemente la fuoriuscita di tale area prima di intervenire. L’Eur/Nok rimbalza parzialmente dopo la realizzazione di un minimo relativo poco sopra 10, ma non convince ancora. Positivo, forse, sopra 10.20. L’Eur/Nzd cerca di rafforzarsi e sembra diretto verso 1.7o. L’Eur/Sek potrebbe generare un segnale rialzista sopra 10.21/2.
L’euro appare più che mai indeciso e soffre soprattutto nei confronti del dollaro Usa.
Alcune idee sul dollaro Usa
L’Usd/Cad è in equilibrio precario sopra 1.26, ma potrebbe tentare il rimbalzo. L’Usd/Chf ha realizzato un nuovo minimo ascendente dal quale rimbalza e sembra intenzionato a testare 0.936/8. L’Usd/Jpy ha messo a segno cinque rialzi consecutivi a seguito della tenuta del precedente 109.2/1 e potrebbe recuperare ulteriormente. Attenzione al ritorno sotto 111 circa. L’Usd/Sek sfrutta un triplo minimo ascendente per rimbalzare e sembra in grado di riportarsi nelle immediate vicinanze di 8.84. L’Usd/Try mette a segno una serie di nuovi massimi storici; serie che sempre aver anche qualche episodio… L’Usd/Nok vedi la sezione “Trade opportunity”.
Il biglietto verde riesce ad affermarsi in varie circostanze.
La seguente grafica mostra la tendenza di alcuni importante cross
Trade opportunity
Oggi vi propongo un’opportunità valida per il brevissimo periodo sull’Usd/Nok. In effetti, il biglietto verde ha realizzato un doppio massimo statico a 9.104 circa nei confronti della corona norvegese per poi indietreggiare, quindi rallentare la discesa nelle immediate vicinanze di 8.55 circa.
Proprio nelle immediate vicinanze di tale livello è possibile scovare una divergenza rialzista nei confronti dell’Rsi a dieci sedute, mentre la curva +DI potrebbe riportarsi al di sopra della relativa minus. L’adx è tuttavia ribassista, ma fa sempre in tempo a girarsi al rialzo essendo anche già oltre 20.
Scherzi a parte, la divergenza mostrata dall’indicatore è un segnale ancora debole, anche per la lunghezza di calcolo, ma è pure sempre un input che potremo cercare di cavalcare in un’ottica di breve/issimo periodo. Attenzione tuttavia all’eventuale cedimento confermato del sopracitato 8.55 circa.
Direi di proseguire in questo modo: Long sopra 8.72 con obiettivi 8.88 e 8.96, poi 9.10 e 9.22/6. Short in caso di mancato superamento di 8.70/2 e sotto 8.55 con obiettivi rispettivi 8.58/5 e 8.41/0, poi 8.29 e 8.19.
A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat