A cura di Morningstar
Il mercato non si fida dell’healthcare. Il comparto è scambiato mediamente a un tasso di sconto del 15% rispetto al fair value e i più sottovalutati sono i titoli farmaceutici. Tra le azioni da guardare con maggiore interesse in Europa, secondo gli analisti di Morningstar, ci sono Bayer e Sanofi.
Le idee di investimento
Nel caso dell’azienda tedesca, aggiungono, il mercato sta scontando eccessivamente le preoccupazioni per il possibile esito delle migliaia di denunce contro il suo diserbante Roundup, a cui viene imputato di contenere una sostanza cancerogena. “Bayer ha un modello di business molto solido: i diritti di brevetto le consentono di applicare mark-up generosi sui prezzi di vendita e ha un buon numero di farmaci nello stato avanzato della pipeline che promettono di trainare le vendite nei prossimi anni. Negli ultimi tre mesi il titolo ha ceduto quasi il 20% e ora è scontato del 40% rispetto al fair value di 101 euro (report aggiornato al 27 aprile 2020)”, dice Damien Conover, analista azionario di Morningstar. “Relativamente a Sanofi, che al momento è scambiata a un rapporto prezzo/fair value di 0,88, i timori degli operatori sono legati alla maggior concorrenza nel segmento dell’insulina. Tuttavia, le pressioni sui prezzi di questo farmaco saranno più che compensate dal lancio di nuovo prodotti” (report aggiornato al 24 aprile 2020).
Tra i produttori statunitensi le migliori idee di investimento sono Pfizer e BioMarin Pharmaceutical. La prima è preferite dagli analisti per il suo portafoglio prodotti altamente diversificato che la mette al riparo da eventuali debolezze del mercato e per il suo tasso di sconto pari al 15% rispetto al fair value. BioMarin, valutata con un rapporto prezzo/fair value di 0,74, ha invece il suo punto di forza nella specializzazione nella cura delle malattie rare.
Perché il mercato sconta l’healthcare
“A nostro avviso gli investitori non valutano adeguatamente il carattere difensivo del settore salute, (come dimostra il suo rendimento negli ultimi tre mesi rispetto a quello del mercato azionario globale) e non considerano l’effetto Covid-19 nel suo complesso”, aggiunge Conover. “La diffusione del virus sta causando il contagio di milioni di persone e questo catalizza l’attenzione generale facendo passare in secondo piano il lancio di nuovi farmaci. Nel breve periodo, quindi, ci aspettiamo che questo costituisca un freno alla crescita dei ricavi. Il distanziamento sociale imposto dai Governi, la scoperta di nuovi trattamenti e di un vaccino dovrebbero tuttavia aiutarci a debellare il virus entro il 2021 riportando il settore sanitario alla sua normalità e questo dovrebbe far emergere il reale valore dei titoli del comparto. Relativamente alle stock americane del comparto healthcare, non va dimenticata l’elezione di Joe Biden alle primarie del Partito Democratico, passata in secondo piano a causa dell’emergenza sanitaria. Il programma del prossimo candidato alla Casa Bianca in materia di riforma sanitaria è molto più moderato rispetto a quello presentato dal suo sfidante Bernie Sanders e questo è un grosso vantaggio non solo per le case farmaceutiche, ma anche dei gestori di piani legati alla salute”.