Invecchiamento: rischio o opportunità?

L’aspettativa di vita continua a crescere grazie alle innovazioni e alle nuove scoperte in campo medico nonché per una maggiore consapevolezza delle conseguenze che certi comportamenti errati hanno sulla qualità di vita. D’altro canto i paesi sviluppati sono accomunati da un’altra tendenza che riguarda l’abbassamento del tasso di natalità. Questi due fenomeni congiuntamente stanno portando ad un innalzamento dell’età media della popolazione.

Mentre la ripartizione per fasce d’età della popolazione mondiale produce graficamente un’immagine di tipo piramidale, dove i giovani sono numericamente di più rispetto alle persone di mezza età e agli anziani, in Europa e negli Stati Uniti la base della piramide è decisamente più fragile come si può vedere nei grafici riportati sotto.

Ripartizione della popolazione mondiale per fasce d’età – Fonte PopulationPyramid.net

Da un punto di vista finanziario questa osservazione genera due importanti riflessioni

Innanzitutto dal momento che le esigenze di una popolazione composta prevalentemente da adulti e anziani sono diverse dalle esigenze di una popolazione giovane, alcuni settori possono essere penalizzati ed altri favoriti da questa dinamica di invecchiamento. Per questo motivo società come Stoxx e MSCI hanno costruito indici azionari appositi il cui scopo è individuare società di mercati emergenti e sviluppati che stanno generando ricavi significativi dalle crescenti esigenze della popolazione mondiale in via di invecchiamento (ed in particolare gli ultrasessantenni). Gli indici in questione sono molto diversificati sia da un punto di vista della numerosità dei costituenti, sia per la loro ripartizione geografica e settoriale (si va infatti da investimenti in campo assicurativo a quelli strettamente legati alla salute delle persone). Dal 2011 ad oggi gli investimenti legati all’invecchiamento della popolazione hanno generato un discreto extra-rendimento rispetto all’indice azionario mondiale MSCI ACWI, ma negli ultimi anni questa dinamica si è fortemente ridimensionata.

Confronto tra l’indice iSTOXX FactSet Ageing Population (in bianco) e l’indice MSCI ACWI (in arancione) – Fonte Bloomberg

Trattandosi di fenomeni di lungo periodo è ancora presto per trarre delle conclusioni sull’effettiva validità di questa idea d’investimento ma l’allungamento dell’aspettativa di vita ha un altro risvolto di gran lunga più importante e che coinvolge indistintamente tutti da vicino. Ognuno di noi infatti è parte del processo di invecchiamento, la nostra stessa speranza di vita è cresciuta nel tempo e questo dovrebbe portarci ad interrogarci sulla sostenibilità finanziaria e patrimoniale del nostro futuro.
Purtroppo si tratta di un aspetto della gestione dei risparmi che non riscuote molto successo perché parlare della vecchiaia e della sostenibilità delle proprie finanze indispettisce molte persone che tendono così a trascurare e sottovalutare l’argomento.

Una corretta pianificazione finanziaria invece impatta sulla nostra vita, sulla qualità della nostra esistenza e sulla gestione del nostro patrimonio in modo decisamente superiore rispetto a quello che può fare un’interessante opportunità d’investimento. Se si ha paura di non contemplare correttamente tutte le variabili in campo oppure se non si riesce in autonomia a comprenderne l’importanza, meglio affidarsi all’aiuto di un consulente che con un mix di ascolto ed esperienza possa aiutare a mettere il patrimonio al servizio dei propri obiettivi di vita anziché essere una fonte di ansie e preoccupazioni. Chissà che non si scopra che è inutile interrogarsi su quale soluzione d’investimento permetta di guadagnare di più, perchè per raggiungere gli obiettivi identificati potrebbe non essere necessario correre rischi aggiuntivi.