Attenzione al settore dei beni di consumo. E’ da lì, dicono gli analisti di Morningstar, che potrebbero arrivare i prossimi allarmi sui profitti. “Colpa dei tassi di interesse eccezionalmente bassi da tempo”, spiega David Brechley, analista di Morningstar. “In questa situazione molte aziende del settore, per cercare di dare un po’ di valore agli azionisti, hanno speso male i soldi che hanno ottenuto a poco prezzo”. Gli operatori, da parte loro, in cerca di società in grado di dare rendimento hanno premiato queste aziende, finendo per punire quelle che hanno avuto una politica più prudente.
La lista delle spese fatte male include diverse voci. “Ci sono stati programmi di remunerazione degli azionisti inappropriati, fusioni e acquisizioni che si sono dimostrate dei bagni di sangue e società che si sono indebitate semplicemente perché i tassi erano bassi e non perché ne avessero veramente bisogno. E, per questo, rischiano di trovarsi in difficoltà in futuro”. Dal punto di vista operativo, per stare un po’ più tranquilli è meglio affidarsi a quelle società che hanno marchi forti e puntano su tendenze di lungo periodo. “Di solito sono quelle in grado di costruire economie di scala e canali di distribuzione che durano e rendono nel tempo” dice l’analista.
Un Silver e un Bronze fra i consumer
Chi si muove in questa direzione sono i due fondi della categoria Morningstar Azionari beni di consumo che hanno un analyst rating.
Gam Multistock Luxury Brand Equity ha un giudizio di Silver. “Il processo di investimento è basato sullo stock picking di tipo bottom up, ma vengono presi in considerazione anche fattori macroeconomici”, spiega Fatima Khizou, fund analyst di Morningstar in un report del 3 maggio 2017. “Questo sistema permette ai gestori di capire il vantaggio che possono avere determinate industrie dove ci sono trend secolari. Le società che hanno i business più promettenti e quelle più esposte ai segmenti ritenuti interessanti rientrano fra i bet preferiti. A questo punto vengono fatte analisi approfondite per studiare la qualità dei bilanci, la struttura del capitale e i rendimenti sul capitale nel lungo periodo. Per questo scopo vengono analizzati i flussi di cassa e i dividendi. Di solito i gestori si muovono su società che hanno una crescita robusta degli utili nel medio periodo e marchi forti rispetto a quelli dei concorrenti. Il focus è sulla qualità e sul potenziale commerciale dei prodotti già in vendita o che stanno per essere lanciati sul mercato”.
Robeco Global Consumer Trends Equities M2 € ha un giudizio Bronze. “Il processo di investimento parte con l’identificazione dei temi principali nell’intero universo dei beni di consumo”, spiega Jeffrey Shumaker, fund analyst di Morningstar in un report del 24 maggio 2017. “Questo segna una differenza rispetto ad altri strumenti della categoria che hanno un mandato per muoversi entro paletti più rigidi. C’è comunque un focus su tre elementi: consumi digitali, paesi emergenti e marchi forti. I gestori si muovono anche nei segmenti del benessere e della salute. Per capire su quali titoli dirigersi i manager fanno analisi fondamentali sulle aziende. Le società in questione devono avere la capacità di diventare leader dell’industria in cui operano. I gestori guardano alla qualità del management e del modello di business e studiano la stabilità finanziaria. L’analisi quantitativa viene utilizzata per verificare quella qualitativa. Il portafoglio è investito senza costrizione di benchmark”.
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