Nelle prime sedute del 2019 il titolo delle Assicurazioni Generali è protagonista a Piazza Affari, dove sono partite le grandi manovre in vista dell’assemblea dei soci che si terrà il 7 maggio con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo board. E’ notizia pubblica che alcuni imprenditori di peso nel nostro panorama economico abbiano fatto acquisti consistenti, anche in vista di questo appuntamento, in ogni caso il titolo dalla prima quotazione del 2 gennaio a 14,285 è salito di oltre l’8%. Ma il vero successo del Leone di Trieste è stato questa settimana il collocamento di un bond subordinato tier 2 per 500 milioni (XS1941841311). Il bond, rispetto al rendimento inizialmente annunciato del 4,625%, ha ricevuto ordini da circa 450 investitori per un totale di oltre 6.5 miliardi, 13 volte rispetto all’ammontare offerto. Alla luce dell’alta domanda, il rendimento dei titoli è stato abbassato al livello finale del 3,875%, il coupon più basso mai pagato dal gruppo su un’emissione subordinata. L’obbligazione, che rappresenta uno strumento di capitale regolamentare di tipo tier2, è finalizzata al rifinanziamento parziale di 750 milioni di debito subordinato emesso in precedenza e su cui sarà esercitata la call nel 2019. Il successo di questa transazione testimonia la fiducia degli investitori verso il piano strategico annunciato dal gruppo a Novembre 2018 che prevede un’ottica triennale di riduzione del debito e della spesa per interessi.
L’emissione ha raccolto un forte interesse da parte degli investitori esteri, che hanno rappresentato circa il 92% degli ordini collocati, a conferma del profilo internazionale del Leone di Trieste. Il 10% del placement è stato destinato agli investitori inglesi e irlandesi, l’8% agli investitori italiani, il 29% agli investitori francesi, il 15% agli investitori tedeschi e il 19% agli investitori del Nord Europa. Il rating assegnato è stato Baa3/BBB.
Per la parte governativa non ci sono state aste di particolare rilievo, lo spread Btp/Bund si è assestato in area 250 punti. In generale è una fase di contesto buono per i titoli di stato dell’area periferica e la Spagna ne ha approfittato subito collocando con successo, via sindacato, il nuovo Bonos spagnolo in scadenza nell’aprile 2029 con un importo di 10 miliardi di euro e richieste per oltre 45. La cedola è stata fissata all’1,45%, taglio da 1k (ES0000012E51)
Continua invece il feeling positivo del mercato verso le nuove emissioni. Buon successo per il collocamento del covered bond a cinque anni di Monte dei Paschi per un importo di miliardo di euro. La banca senese ha prezzato sotto la pari, a 99.61, un nuovo prestito obbligazionario garantito (IT0005359507) che ha come sottostante un pacchetto di mutui residenziali di qualità. L’emissione con scadenza gennaio 2024 e cedola fissa del 2% segna il ritorno sul mercato per il gruppo senese dopo una sosta di quasi un anno. Gli ordini hanno superato i 2.3 miliardi di euro e il prezzo finale è stato fissato a 190 punti base oltre il midswap. Rating A1/A+, taglio minimo di 100.000 euro.
Dopo Enel e Terna anche Energias de Portugal (EDP) ha collocato un green bond in euro, questa volta si tratta di un bond subordinato (isin PTEDPKOM0034). Il titolo 60.25NC5.25 ha scadenza fissata al 30 aprile 2079 e potrà essere richiamato dall’emittente a partire dal 30 aprile 2024, paga una cedola annua fissa pari a 4.496% fino alla data del call ed è stato collocato al prezzo di 100. Rating del bond Ba2/BB e lotto minimo 100mila euro con multipli di 100mila.
La tedesca Rentenbank ha aumentato l’ammontare di un’ obbligazione già presente sul mercato con 1.75 miliardi di euro. Il titolo (XS137961675) ha cedola 0.375% e scadenza16 marzo 2026.
Per la parte dollari è tornata ad emettere la Colombia che gode di un ottimo rating Baa2/BBB/BBB, con una doppia emissione con scadenza marzo 2029 per 2 miliardi al tasso del 4.5% (US195325DP79), il titolo ha taglio minimo da 200k+1k. Più alta la cedola 5.2% sulla scadenza 2049 emessa per 1,5 miliardi (US195325DQ52) sempre con taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille.
L’Asian Development Bank, con rating tripla A, ha emesso 3,5 miliardi di dollari al 2.625% di cedola con scadenza gennaio 2024. Il titolo è negoziabile in tagli retail da 1k+1k (US045167EL39).
Titolo con struttura per Banca Imi con 300 milioni di dollari con scadenza 24/1/2025 e cedola del 5.45% fino al 2022, successivamente il bond sarà legato al trasso trimestrale con un floor del 3.5% ed un cap in alto al 5.45%. Taglio minimo due mila dollari con multipli di due mila (XS1937019062).
Tra i collocamenti in corso c’è quello di IBM con un senior multitranche. La società ha rating A1/A+. Nel dettaglio si tratta di obbligazioni senior benchmark a tasso fisso: la scadenza a 4 anni è offerta a 70 punti sopra il tasso midswap, la scadenza a 6 anni è offerta a 90/95, l’8 anni a MS+105/100 e per il 12 anni MS+125 punti base. Taglio di negoziazione 100mila dollari con multipli di mille.
Terminato il roadshow, Accor torna sul mercato collocando un’obbligazione senior a 7 anni. Il titolo senior a tasso fisso ha rating BB- ed una prima indicazione di rendimento di 165 punti base sopra il tasso midswap. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro e suoi multipli.
Eni si prepara a emettere un bond da collocare presso investitori istituzionali per un ammontare complessivo non superiore a 3 miliardi di euro o equivalente altra valuta, da emettersi in una o più tranche entro il 30 dicembre 2020. Le emissioni proseguono l’obiettivo di finanziare i futuri fabbisogni e di mantenere una struttura finanziaria equilibrata.