Anche quest’anno Alfa Consulenza sarà presente all’edizione 2018 di ITForum a Rimini. L’appuntamento principale sarà una conferenza dal titolo: “Consulenti alle prese con la Mifid 2: come semplificare la burocrazia per dedicarsi ai clienti” (venerdì 15 giugno alle ore 14:30), come anticipa Gianni Lupotto, ad di Alfa.
Dott. Lupotto, che succede ai consulenti alle prese con la Mifid 2?
Succede che con l’attivazione delle sezioni dell’albo dedicate ai consulenti autonomi e alle società di consulenza finanziaria anche queste categorie di consulenti dovranno adeguarsi alla normativa che prevede numerosi adempimenti burocratici legati all’adeguatezza delle raccomandazioni di investimento erogate e alla esigenza di trasparenza nei confronti del cliente. In alcuni casi queste procedure avvengono in maniera duplicata in quanto anche la banca presso la quale il cliente si appoggia è tenuta ad effettuare controlli e a fornire informazioni simili. Questo comporta un indubbio appesantimento delle procedure interne del consulente, specie del consulente autonomo che spesso lavora da solo e non ha la dimensione per dotarsi di una struttura di supporto e che quindi dovrà trovare degli accorgimenti per non farsi assorbire dalla burocrazia
È davvero possibile semplificare la burocrazia e dedicarsi ai clienti?
Nella nostra recente esperienza la risposta è sì. Abbiamo cercato di muoverci per tempo e grazie ad alcuni applicativi software che abbiamo fatto sviluppare disponiamo di una piattaforma operativa che semplifica e velocizza due aspetti fondamentali e “time consuming” dell’attività del consulente: la fase di generazione delle raccomandazioni a partire dai portafogli modello elaborati dal consulente o da terze parti e la verifica di adeguatezza ex-ante dei consigli prodotti. Abbiamo pertanto pensato di mettere a disposizione questa piattaforma anche di altri consulenti interessati a rendersi autonomi senza l’appesantimento di costose strutture interne. Ne parleremo appunto a Rimini durante ITforum nella giornata di venerdì 15 giugno.
Un commento sulla Mifid 2: è una svolta in positivo o produce effetti negativi, burocrazia a parte?
Io penso che l’aspetto più positivo della Mifid 2 per il cliente sia l’enfasi posta sulla trasparenza sui costi e le aspettative di rendimenti degli strumenti finanziari. Basta leggere qualche nuovo KID per rendersi conto che in effetti ci sono dati più pertinenti ed espressi in maniera più chiara rispetto ai vecchi KIID in particolare per quanto riguarda la sezione sugli scenari probabilistici degli investimenti finanziari. Basterebbe leggere queste tabelline per evitare certe trappole.
Esempio:
Il rischio che temo si corra è quello di far passare la nuova documentazione come un inutile orpello da non consultare perché il KID è preciso nel mettere in evidenza le inefficienze di un determinato strumento finanziario, e quindi da parte di qualche intermediario si tenderà a non pubblicizzarlo troppo. E’ un po’ quello che viene fatto con il TAEG dei prestiti, è obbligatorio e utile ma ormai viene nominato a mo’ di filastrocca nelle comunicazioni e i clienti non ci fanno troppo caso.
Ma è vero che, in qualche modo, ai consulenti indipendenti come Alfa, viene tappata la bocca?
Io penso che ci sia un tentativo di rendere difficile l’accesso alla professione, non tanto nei confronti degli attuali consulenti indipendenti, ma soprattutto nei confronti degli attuali consulenti abilitati all’offerta fuori sede (gli ex-promotori per capirsi), che se dovessero spostarsi in massa da quella sezione alla sezione degli autonomi cambierebbero un po’ gli equilibri dell’industria del risparmio, questo spiega secondo me l’inasprirsi della burocrazia. Ma come abbiamo detto, qualche soluzione c’è.