Settimana estremamente interessante sui mercati, in particolare sui bond, che hanno avuto una certa vivacità dopo la fase di relativa calma dovuta soprattutto alle festività in centro Europa. In realtà il comparto azionario era rimasto in fibrillazione per gli annunci del presidente Trump su possibili dazi progressivi al Messico, colpevole di non fare abbastanza per tutelare i confini con gli Usa, ed impedire l’immigrazione clandestina. Dopo alcuni giorni di volatilità, la situazione è stata risolta evitando così conseguenze negative per l’economia messicane ma anche contraccolpi negli Usa. I mercati azionari hanno reagito positivamente con alcune sedute consecutive di rialzi che hanno riportato anche il nostro Ftse Mib, che ha festeggiato da poco i 10 anni di vita, oltre quota 20500.
Il tira e molla giornaliero all’interno del governo ed i contrasti con Bruxelles, hanno generato una situazione di preoccupazione per gli investitori, a cui si contrappone però il cosiddetto “pane per i traders”, che in situazione di volatilità trovano maggiori possibilità di operare speculativamente. Infatti lo spread tra i nostri Btp ed i Bund tedeschi sulla curva decennale è oscillato tra i 250 ed i 290 punti, più volte, a seconda dei momenti più o meno tesi tra le parti.
Le nuove emissioni di bond governativi
In questo contesto il Tesoro ha visto una settimana molto attiva con un discreto successo nei collocamenti. Nello specifico è stato emesso un nuovo Btp ventennale tramite sindacato, il totale sul mercato è stato di 6 miliardi con ordini superiori ai 24 miliardi e pagando un premio di 12 centesimi sul Btp di riferimento il 2038 con cedola 2.95% (codice Isin IT0005321325). Il nuovo benchmark che ha cedola al 3.1% ed Isin IT0005377152, è stato collocato per il 64% ad investitori internazionali di cui il 37% nel Uk, 9% in centro Europa ed il 2% ad investitori americani. Con questo collocamento il Tesoro ha voluto emettere un nuovo benchmark e la scelta della scadenza a 20 anni serve a continuare l’allungamento delle scadenze e della vita media dei titoli che aiutano a mettere al risparo la gestione del debito pubblico dai rischi di oscillazioni sul mercato.
Con le tradizionali aste sono invece stati collocati 2.75 miliardi del Btp 1% luglio 2022 (IT0005366007) a rendimento lordo 1.05%; 1.509 miliardi del Btp 2.1% luglio 2026 (IT0005370306) a rendimento 1.96%, 741 milioni del Btp 1.25% dicembre 2026 al 1.88% (IT0005210650) ed infine 1.5 miliardi del 15 anni 3.35% marzo 2035 (IT0005358806) con rendimento 2.87%, livello più basso dallo scorso maggio 2018.
Sul breve infine il Tesoro Italiano ha collocato in asta BOT a un anno che hanno fatto il tutto esaurito con rendimenti in calo di 5 punti base allo 0.069%.
Ritorno ad un’emissione in euro per l’Islanda che sta collocando 500 milioni a cinque anni con rendimento al momento indicato a ms+28. Il rating è A3/A/A ed il taglio è istituzionale da 100mila euro con multipli di mille. Sempre sui governativi, torna sul mercato euro dopo i problemi degli ultimi anni e a 14 anni dalla precedente emissione in euro, l’Ucraina con un benchmark da un miliardo a sette anni che inizialmente prevedeva un rendimento in area 7.125%, sceso poi al 6.75% per l’alto numero di richieste. Il rating è B-/B- ed il taglio minimo è da 100mila con multipli di mille.
Altro deal di successo dalla Croazia, con rating BBB- che è uscita con un benchmark da 1.5 miliardi (XS1843434876) con scadenza giugno 2029 e cedola del 1.125%. Il rendimento complessivo è più alto al 1.3% circa in quanto il prezzo di collocamento è stato a 98.148; il taglio minimo è da 100mila euro con multipli di mille.
Le nuove emissioni corporate
Sui corporate la casa automobilistica Volkswagen è tornata sul mercato con un’emissione obbligazionaria multitranche. Il gruppo ha collocato 1.750 miliardi di euro con una buona domanda, 4.5 miliardi. Nel dettaglio la casa automobilistica ha collocato due tranche di obbligazioni senior a tasso fisso: 1.1 miliardi sulla scadenza 20 giugno 2022 (XS2014292937) con cedola annua dello 0.50%, 650 milioni sulla scadenza 19 giugno 2026 (XS2014291616) e cedola annua pari a 1.50%. Taglio minimo di negoziazione mille euro con multipli di mille e rating A2/BBB+.
Cassa Depositi e Prestiti ha iniziato il collocamento del bond retail (IT0005374043), il secondo emesso dal 2015, che si rivolge ai soli investitori individuali residenti in Italia. L’importo di emissione sarà di 1 miliardo di euro e le sottoscrizioni potranno avvenire fino al prossimo 21 giugno, ma l’emittente ha la facoltà di chiudere il collocamento in anticipo e visto il successo dovrebbe già in questa settimana terminare, con un probabile riparto tra i sottoscrittori. L’obbligazione scadrà il 29 giugno 2026, per cui ha una durata di sette anni. La cedola sarà fissa e pari al 2.7% lordo per i primi 2 anni e per i 5 anni successivi sarà variabile e pari all’Euribor a 3 mesi, aumentato di uno spread dell’1.94%. La cedola variabile non potrà, in ogni caso, assumere un valore negativo. Il lotto minimo negoziabile è di 1.000 euro.
Grande successo per Igt, la società di lotterie del gruppo De Agostini, in precedenza chiamata Lottomatica prima delle aggregazioni con l’americana Gtech, che ha emesso 750 milioni a scadenza 2026 con cedola del 3.5%. Inizialmente l’emissione doveva essere di 500 milioni con rendimento in area 3.75%, poi le numerose richieste hanno permesso l’abbassamento della cedola e l’aumento della size offerta. Il rating è Ba2/BB+ con isin XS2009037735 ed ha taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.
Successo per Ubi Banca che è tornata sul mercato dei bond collocando un’obbligazione senior non preferred dell’importo di 500 milioni di euro con durata cinque anni. Il titolo scadrà il 20 giugno 2024. Le prime segnalazioni di rendimento indicano un tasso superiore di 305 punti base al mid swap. La banca approfitta di questa finestra di distensione delle politiche monetarie per fare provvista, infatti la scorsa settimana il presidente della Bce, Mario Draghi, ha rinviato a giugno 2020 qualsiasi decisione sui tassi. In corso di collocamento le richieste dei professionali ed istituzionali, in quanto il titolo ha un taglio minimo di 250mila euro con multipli di mille, hanno superato i 950 milioni, facendo così scendere il rendimento a ms+290, il rating atteso sull’emissione è Ba3/BB+/BBB-.
Sul dollaro sono stati emessi nuovi titoli dalla Corea del sud e dall’Indonesia. Nello specifico la corea ha emesso 1.5 miliardi su due scadenza, la prima da 500 milioni al 2% con scadenza nel 2024 (US50064FAR55), la seconda da 1 miliardo al 2029 con cedola del 2.5% (US50064FAQ72). Taglio minimo per entrambi da 200mila dollari con multipli di mille e rating AA-; per l’Indonesia la prima tranche da 750 milioni ha scadenza 2026 e cedola dell’1.45% (XS2012546714) taglio da 100mila dollaricon multipli di mille, mentre la seconda per lo stesso importo con scadenza nel 2029 ha cedola del 3.4%. Isin US455780CK06 taglio da 200mila con multipli di mille e rating Baa2/BBB/BBB.
La compagnia assicurativa Generali ha deciso di rimborsare in anticipo il bond perpetuo da 50 milioni con cedola del 9% emesso nel luglio 2009; il rimborso è al 100% ed avverrà il 15 luglio. La mossa rientra nel piano strategico al 2021 che punta a una riduzione del debito e del suo costo.
Aegon Bank ha terminato il roadshow con gli investitori ed è pronta ad emettere una nuova obbligazione senior non-preferred per 500 milioni di euro. L’operazione è attesa nei prossimi giorni e sarà a scadenza cinque anni.