Il petrolio Wti torna a infiammarsi al Nymex di New York in scia al tentativo della Guardia rivoluzionaria islamica iraniana di bloccare una petroliera britannica nello stretto di Hormuz, poi venuto meno dopo che una fregata della Royal Navy si è piazzata tra la petroliera e le tre imbarcazioni iraniane intimando loro di allontanarsi.
Il quadro tecnico del petrolio Wti
Nel dettaglio le quotazioni del greggio hanno oltrepassato la resistenza statica di medio termine posta sulla soglia tecnica e psicologica dei 60 dollari per barile. Un movimento che favorisce così lo sviluppo del canale rialzista all’interno del quale si stanno muovendo i corsi dopo il doppio disegnato a quota 50,60 dollari nella prima metà di giugno.
Dollaro permettendo, i prossimi target del petrolio Wti sono individuabili in prima battuta in area 64 e poi a ridosso del top di aprile segnato a 67 dollari per barile. Di fondamentale importanza però posizionare uno stop loss (o stop and reverse) a 59,30 dollari, dove al momento transita il supporto dinamico ascendente limite inferiore del suddetto canale rialzista, al di sotto del quale si profilerebbe un ritracciamento dei corsi verso 56 prima e l’area 54,40 dollari poi.
Gli Etc sul petrolio Wti quotati in Borsa Italiana
A Piazza Affari al rialzo sul petrolio Wti sono disponibili i seguenti Etc: Etfs Wti Crude Oil, Boost Wti Oil Etc, Sg Etc Wti Oil Collateralized, Etfs Eur Daily Hedged Wti Crude Oil, Etfs Wti 2mth Oil Securities, Boost Wti Oil 2x Leverage Daily Etp, Etfs 2x Daily Long Wti Crude Oil, Boost Wti Oil 3x Leverage Daily, Sg Etc Wti Oil +3x Daily Lev Collateral e Etfs 3x Daily Long Wti Crude Oil.