Il rimbalzo seguito alla conferma della tenuta del supporto statico e la formazione di un doppio minimo a 50,55 dollari per barile a inizio giugno ha spinto il petrolio Wti al test della trendline discendente che da fine aprile impedisce lo sviluppo di un uptrend duraturo, ora in area 60 dollari. Certo incoraggiano i rialzisti l’incrocio al rialzo della media mobile a 50 sedute e il fatto gli indicatori tecnici non sono ancora in territorio di ipercomprato. Tuttavia, almeno in ottica di breve termine, non si esclude una salutare pausa di consolidamento laterale o addirittura una piccola correzione dei corsi.
I prossimi target tecnici del petrolio Wti
Dollaro permettendo, dal puinto di vista operativo, oltre la suddetta resistenza dinamica a quota 60 i successivi target sono individuabili in prima battuta in area 64 e poi a ridosso del top di aprile segnato a 67 dollari per barile. Di fondamentale importanza però posizionare uno stop loss (o stop and reverse) a 57,20 dollari, al di sotto del quale si profilerebbe un ritracciamento dei corsi verso 55 prima e l’area 52 dollari poi.
Gli Etc sul petrolio Wti quotati in Borsa Italiana
A Piazza Affari al rialzo sul petrolio Wti sono disponibili i seguenti Etc: Etfs Wti Crude Oil, Boost Wti Oil Etc, Sg Etc Wti Oil Collateralized, Etfs Eur Daily Hedged Wti Crude Oil, Etfs Wti 2mth Oil Securities, Boost Wti Oil 2x Leverage Daily Etp, Etfs 2x Daily Long Wti Crude Oil, Boost Wti Oil 3x Leverage Daily, Sg Etc Wti Oil +3x Daily Lev Collateral e Etfs 3x Daily Long Wti Crude Oil.
Il grafico del petrolio Wti nel medio termine