Si sta ripetendo anche nel nostro paese quanto già successo in Spagna, Belgio e Germania nei mesi scorsi dove l’incertezza elettorale non aveva prodotto un governo, ma senza impatti particolari sui mercati. Il trend di Piazza Affari si mantiene in linea con quello degli altri indici di borsa evidenziando i fondamentali di alcuni titoli che hanno ben performato sulla scia dei risultati annunciati, come per Generali, con un aumento del 6% del dividendo rispetto allo scorso anno.
Se quindi l’indice Ftse Mib prova a rimettere nel mirino quota 23000 punti, il nostro benchmark sui titoli di stato il Btp 10 anni si mantiene sotto il 2% di rendimento, mantenendo uno spread contro l’omologo tedesco sotto quota 140.
A livello di aste, non ci sono state sorprese con quelle di medio-lungo uscite in linea con i livelli precedenti. Sul Btp ottobre 2010 collocato per 2,5 miliardi il rendimento è stato a zero (IT0005285041); leggero rialzo di 0,03 basis sui 4 miliardi di Btp maggio 2025 collocati al 1,47% (IT0005327306); 2,45% di rendimento per i 1,29 miliardi del settembre 2033 (IT0005240350) ed infine un rendimento ancora sotto il 3% per il trentennale marzo 2047 collocato per 960 milioni al 2,92% (IT0005162828). Fitta l’agenda anche in eurozona, con la Germania che ha collocato in asta, Bund a 30 anni con un rendimento all’1.27% con una domanda degli investitori molto bassa in quanto cominciano le riserve sui titoli dell’area euro a lunga scadenza che offrono rendimenti risicati, mentre continua l’appetito per la periferia. Tra queste il Portogallo ha collocato titoli di stato al 2028 con rendimento all’1.778% ed al 2045 con rendimento pari al 2.80%. La Grecia è tornata ad emettere bond. Dopo aver collocato con successo lo scorso febbraio titoli di stato a sette anni, Atene ha prezzato un nuovo bond di breve durata, dodici mesi, per 625 milioni di euro a un rendimento dell’1.25%. Era dall’aprile di otto anni fa che Atene non emetteva più titoli a un anno, prima che il Paese fosse inserito nel programma di salvataggio dell’Ue e del Fmi per evitare il default. Intanto Moody’s ha peggiorato il rating sovrano della Turchia da Ba1 a Ba2 a causa di elevata inflazione, enorme disavanzo delle partite correnti ed aumento del debito estero.
E’ stata una settimana caratterizzata dalla ripresa delle emissioni corporate, emergenti ed in dollari.
Intesa San Paolo è tornata sul mercato collocando una nuova obbligazione senior con scadenza 10 anni per un controvalore di 1.25 miliardi. Il bond ha raccolto richieste per 1.8 miliardi di euro, con l’88% finito nei portafogli degli investitori esteri. La forte domanda ha avuto ricadute anche sul prezzo del titolo collocato a 77 centesimi sopra il tasso midswap, al di sotto dell’indicazione iniziale di 90 punti base. Il titolo è stato prezzato a 99.266 per un rendimento a scadenza pari a 1.831%. Il codice isin è XS1785340172 ed è negoziabile per tagli minimi di 100.000 euro, rating assegnato Baa1/BBB.
Sanofi, gruppo farmaceutico francese leader della salute a livello globale, è sbarcata sul mercato dei capitali con un’emissione in 6 tranche in euro per una raccolta complessiva di 7 miliardi. Nel dettaglio, è stata emessa una tranche (FR0013324316), con scadenza 2020 e cedola a tasso variabile indicizzata al tasso euribor trimestrale più 15 punti base per 1 miliardo, 500 milioni di titoli (FR0023324324) al 2020 con rendimento a -0.092%, 1.75 miliardi di titoli FR0013324332) al 2023 con cedola pari a 0.5%, 1.5 miliardi al 2026 FR0013324340) con cedola dell’1%, 2 miliardi al 2030 FR00133324357 con cedola all’1.375% e 1.25 miliardi al 2038 FR0013324373 e cedola all’1.875%.
La francese Orange ha collocato un bond senior da 1 miliardo di euro. Il titolo (FR0013323870) paga una cedola annua a tasso fisso dell’1.375% per 10 anni, la scadenza è stata fissata al 20 marzo 2028. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99.648 per un rendimento a scadenza di 1.413%. Taglio minimo di negoziazione 100k+100k e rating BBB+.
Per Telefonica una nuova operazione per un controvalore di 2.25 miliardi di euro. La compagnia di telecomunicazioni spagnola, con rating Ba2/BB+, ha collocato due bond perpetual : 1.25 miliardi di titoli PNC5.7, con cedola fissa del 3% e possibilità da parte dell’emittente di richiamare il titolo a partire dal 4 dicembre 2023 e 1 miliardo di titoli PNC8.5 con cedola pari a 3.875 e call esercitabile dal 22 settembre 2026. Entrambe le emissioni sono state collocate al prezzo di 100, isin XS1795406575 e XS1795406658.
Dopo il successo della scorsa settimana del Senegal, continua l’offerta di titoli dai paesi emergenti africani che si prospettano come la nuova frontiera degli investimenti per l’alta redditività. E’ il caso della Costa d’Avorio che sta per portare sul mercato due titoli in euro con scadenze a 12 e 30 anni. Per il primo titolo si prospetta un rendimento del 5.375%, mentre quello più lungo è al 6,75%. Taglio minimo da 100k +1k con rating assegnato Ba3/B+.
Nuovo deal anche per Vonovia Finance (BBB+) che sta collocando sul mercato una nuova obbligazione suddivisa in 4 tranche con scadenze dal 2022 al 2038.
Sono numerosi i deal in dollari, partendo dalla Russia che emette un nuovo titolo ad 11 anni atteso a benchmark size e con rendimento del 4,75%, insieme ad un tap dell’emissione già uscita giugno 2047 al 5,25% di cedola (RU000A0JXU14). Per entrambe il rating è atteso Ba1/BBB-/BBB- e taglio da 200 k+200k.
La banca turca Yapi Kredi si è finanziata con una nuova emissione obbligazionaria in dollari. Il nuovo bond per 500 milioni offre una cedola fissa del 6.10% con scadenza in un’unica soluzione il 16 marzo 2023. Taglio minimo di negoziazione 200.000 dollari, rating dell’obbligazione BBB.
Cvs Health Corporation ha ricevuto richieste pari a 120 miliardi di dollari per la sua emissione obbligazionaria in nove tranche mirata al finanziamento del takeover da 69 miliardi di dollari su Aetna. L’incasso complessivo è stato di 40 miliardi di dollari, nella terza maggiore emissione di bond denominati in dollari di sempre. Le tranche vanno da una scadenza a 3 anni con cedole al 3.35% fino ad arrivare alla scadenza ventennale che paga una cedola del 5.05%.
McDonald’s inforna 2 nuovi titoli benchmark con scadenza 2023 e 2028 ed un tap sul ttiolo in circolazione marzo 2047 4,45% isin US58013MFC38. Per il primo il rendimento previsto è ipt+90, mentre per il secondo siamo in area ipt+ 120.