In attesa di un governo e, forse, di nuove elezioni gli investitori che puntano sull’Italia si aggrappano ai dati macroeconomici. Il risultato è che l’indice Morningstar dedicato al Belpaese nell’ultimo mese (e a dispetto delle incertezze create dalla mancanza di un esecutivo) ha guadagnato l’8,4% (in euro), portando a +11,6% la performance da inizio anno.
Indice Morningtar Italy
Dati in euro aggiornati al 2 maggio 2018
Fonte: Morningstar Direct
Secondo gli ultimi dati Istat, nel primo trimestre dell’anno la Penisola ha visto una crescita del Pil pari allo 0,3%. Il risultato è sostanzialmente analogo a quello del trimestre precedente e conferma il rallentamento rispetto alla dinamica più marcata registrata nella prima parte del 2017. Ma il mercato preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno: con il risultato del primo quarter 2018, infatti, la durata dell’attuale fase di espansione dell’economia italiana è arrivata a 15 trimestri. E’ vero che il livello del Pil risulta ancora inferiore dello 0,9% rispetto al precedente picco del secondo trimestre del 2011, ma è comunque superiore del 4,4% rispetto all’inizio della fase di recupero.
Allargando un po’ il perimetro temporale, dopo una crescita del Pil dell’1,4% nel 2017 le aspettative per il 2018 sono positive e sono state recentemente riviste al rialzo dal Fondo monetario internazionale, che prevede un miglioramento dell’1,5%.
Un Bronzo corre
I fondi raccolti nella categoria Morningstar Azionari Italia in un mese hanno guadagnato, mediamente, il 6,8%. Fra gli strumenti che, nel periodo, si sono comportati meglio c’è Fidelity Italy A-Dis-EUR (Analyst rating: Bronze. Morningstar rating: 3 stelle) che, in quattro settimane, ha guadagnato quasi il 7%. “Il gestore costruisce un portafoglio diversificato con 35-45 nomi mischiando società growth, in via di ristrutturazione e cicliche. Nel primo segmento gli piaccono i titoli di aziende di alta qualità che trattano a multipli elevati ma la cui crescita, secondo lui, non viene ancora espressa nel prezzo”, spiega Francesco Paganelli, fund analyst di Morningstar in un report del 26 ottobre 2017. “Nel secondo si orienta su aziende che si stanno spostando su strategie nuove che potrebbero portare a un miglior apprezzamento delle azioni. Fra le imprese cicliche, vengono scelte quelle che possono approfittare di un cambiamento del contesto macroeconomico. In generale, il gestore si concentra su tutte quelle situazioni dove i prezzi non sono corretti, cercando di identificare i player che hanno i business migliori e in grado di generare profitti. Lo stile agnostico del processo di investimento è disegnato per funzionare in diverse situazioni di mercato”. (Analisi completa qui)
Visita il mini-sito Morningstar dedicato a MIFID II.
A cura di Marco Caprotti, Editor di Morningstar Italy
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