Intervista a Luigi Degrada (Fideuram Italia), a cura di Valerio Baselli, editor di Morningstar.it
Baselli: Dunque, se andiamo ad analizzare l’andamento del mercato italiano vediamo che la Borsa di Milano si è comportata piuttosto bene rispetto agli altri mercati della zona Euro, con l’indice Morningstar Italy che ha guadagnato circa il 5,5% da inizio anno, contro una performance negativa, del – 1,4%, dell’indice Morningstar Eurozone. A che cosa è dovuta questo migliore andamento?
Degrada: La motivazione principale è data dalla composizione peculiare dell’indice italiano che è più sbilanciato verso i settori delle utility, telefonico e dei finanziari. Questi sono settori da una parte più sbilanciati verso l’andamento dell’economia nazionale, quindi risentono del miglioramento delle condizioni nazionali. In secondo luogo, c’è una rotazione di portafogli a livello internazionale con prese di profitto sui settori tecnologici o legati al commercio mondiale. Bene, questa rotazione favorisce un indice come quello italiano che era rimasto più indietro negli ultimi anni.
Baselli: Non posso non farle una domanda sul rischio politico, o sul rischio di stallo politico, che l’Italia in questo periodo post elettorale, molto incerto, sta vivendo. La prima constatazione è che i mercati hanno comunque retto molto bene al risultato elettorale, forse perché ampiamente previsto. Cosa si aspetti nelle prossime settimane da questo punto di vista?
Degrada: Al momento la mia view rispetta quella dei mercati. Le vere preoccupazioni riguardano di più quello che succede a livello internazionale, come le dinamiche e le tensioni commerciali a livello di dazi. In questo momento queste prevalgono su considerazioni domestiche. Poi vedremo cosa succede nelle prossime settimane perché c’è poca visibilità al momento.
Baselli: Chiudiamo infine con una domanda un po’ più operativa: quali sono i settori su cui siete più positivi per il resto dell’anno e perché? Ad esempio, qual è la vostra posizione sulle banche italiane?
Degrada: Da inizio anno abbiamo privilegiato il settore delle utility e più in generale quei titoli che hanno buone prospettive in un’ottica di crescita dei dividendi, perché offrono rendimenti interessanti in un quadro di tendenziale anche se graduale rialzo dei tassi d’interesse. Per quanto riguarda i finanziari abbiamo privilegiato per adesso il settore assicurativo, se nelle prossime settimane ci fossero momenti di volatilità o debolezza saremmo compratori e incrementeremmo gradualmente il peso sui bancari.
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