Sono passati ormai un anno e quattro mesi dall’inizio del movimento rialzista italiano che, lo ricordiamo, fino a prova contraria rappresenta solo un rimbalzo. Sta di fatto che il processo laterale attuale risulta singolarmente sospetto.
Cosa si intende? Sappiamo che ogni lateralizzazione è simile ad una molla che si carica di energia cinetica, pronta a rilasciare tale forza incamerata in un moto direzionale successivo.
In parole povere che esulano dai libri di fisica, ci sarà certamente una grossa oscillazione che farà fuoriuscire i prezzi dal canale 22.800-22.000 di valori del future sull’indice Ftse Mib40 (Figura 1)
Figura 1. Future FtseMib40 – grafico settimanale.
E la portata di tale movimento è normalmente proporzionale al periodo di laterale, nel nostro caso ventotto settimane.
Attendiamoci un moto tellurico.
La terra sembra tremare anche sotto i piedi di Unipol.
Stesso principio del laterale, unitamente ad una vicinanza con la linea di resistenza di lungo periodo che passa per 3,72 euro fanno sì che se tale livello venisse infranto il titolo avrebbe probabilmente invertito il suo trend da rialzista a ribassista (Figura 2).
Figura 2. UNIPOL – grafico settimanale.
In tal caso diverrebbe lecito uno short sul titolo, protetto da uno stop loss a 4,21 euro.
E’ invece ancora presto per dichiarare negatività su Poste Italiane.
Il titolo si trova sì in un trend ascendente in pieno corso ma fino ai supporti di 7,09 non è in vista una possibilità di inversione (Figura 3)
Figura 3. POSTE ITALIANE – grafico mensile.
Dal punto di vista operativo può addirittura essere pensato un long con entrata proprio a 7,09 purché con stop-loss molto vicini e quantitativi ridotti.
A cura di Fabio Pioli, Pres. Ass. Italiana Traders e Piccoli Risparmiatori e fondatore di CFI (www.cfionline.it)