Moat elevato, prezzo conveniente e basso livello di incertezza attorno alla stima del fair value: queste sono le condizioni per entrare nella lista delle Best Ideas redatta dagli analisti di Morningstar. Nel mese di ottobre, tra le new entry ci sono anche Lloyds Banking Group e Royal Dutch Shell.
Un’idea tra i bancari
Dopo il fallimento il gruppo bancario britannico è stato in grado di dismettere molti asset lontani dal suo core business per tornare a essere un istituto focalizzato sul segmento retail. Un business poco rischioso e molto redditizio, anche in virtù della scarsa apertura del mercato domestico, molto simile ad un oligopolio.
Lloyds controlla il 20% del mercato del credito alle imprese (soprattutto di piccole e medie dimensioni) ed è la prima banca per prestiti alle famiglie, che rappresentano oltre il 60% delle sue concessioni. Questo forte posizionamento sul mercato interno le garantisce una redditività superiore alla media e gli strumenti necessari per resistere anche alle possibili difficoltà derivanti da Brexit.
Nel primo semestre dell’anno l’azienda ha registrato un’importante crescita dell’utile operativo in seguito all’aumento dei redditi da interesse e alla riduzione dei costi e degli accantonamenti sui crediti, e le previsioni degli analisti indicano un progresso medio degli utili d’esercizio del 13% nei prossimi cinque anni. La stima del fair value è pari a 0,76 sterline e vale al titolo un rating di quattro stelle (report aggiornato all’1 agosto).
Tra i titoli oil&gas
Royal Dutch Shell è un’azienda petrolifera integrata, attiva nelle attività di esplorazione, produzione e raffinazione di gas e petrolio. Grazie al suo modello di business ha dimostrato di riuscire a realizzare rendimenti del capitale elevati anche in fasi di mercato non particolarmente esaltanti, come quando il barile era scambiato attorno ai 60 dollari.
Il gruppo, inoltre, grazie a un’importante opera di razionalizzazione dei costi operativi in tutti i segmenti di attività e ad un ambizioso piano di dismissioni di asset è riuscito a migliorare i margini di profitti e a generare flussi di cassa sufficienti a finanziare una cedola generosa per gli azionisti. Gli analisti si aspettano una crescita media del fatturato del 4% nei prossimi cinque anni e un’espansione del margine operativo di 200 punti base. La stima del fair value è pari a 36,50 sterline e vale al titolo un rating di 4 stelle (report aggiornato al 4 settembre 2018).