S&P500, l’attuale rimbalzo potrebbe durare almeno sino al 18 gennaio

Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sull’Indice S&P500 (in realtà il future miniS&P500) per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni. Il grafico qui sotto riporta l’andamento del miniS&P500 a partire dal minimo del 26 ottobre con dati a 60 minuti aggiornati alle ore 8:00 dell’11 gennaio.

(Il grafico è stato realizzato con un software da me ideato: il Cycles Navigator)

La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del future sul miniS&P500. La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze- ovvero i prezzi). La linea Gialla in basso è un indicatore di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).

Questo grafico rappresenta il Ciclo Trimestrale o Intermedio (durata media pari a 3 mesi solari circa) – questo ciclo è partito sui minimi del 29 ottobre e non ha mostrato molta forza all’inizio. Ciò preludeva ad un possibile indebolimento che è avvenuto a dicembre con un minimo a V il 26 dicembre (vedi freccia rossa). Non era possibile preventivare una tale intensità della debolezza, che ciclicamente parlando era attesa un po’ dopo. Anche la stagionalità vedeva meno probabile una debolezza a dicembre, mese tipicamente rialzista, ed eventualmente più a gennaio, mese più frequentemente debole.

Dopo il minimo di metà ciclo si ha spesso una reazione. L’attuale rimbalzo potrebbe durare sino a circa il 18 gennaio (vedi ellisse gialla) o al limite prolungarsi sino al 25 gennaio. Poi, per andare alla conclusione ciclica, è atteso un nuovo indebolimento che allo stato attuale è difficile pronosticare se farà un nuovo minimo sotto quello del 26 dicembre, oppure so lo avvicinerà solamente. La fine del ciclo è attesa intorno alla metà di febbraio.

Chiaramente questa è una visione probabilistica delle cose e la struttura ciclica potrebbe modificarsi ed assumere differenti conformazioni, anche se per ora questa è la lettura più attendibile.

Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) un ulteriore recupero di forza potrebbe portare a 2630-2650-2675 e sino a 2700. Valori superiori e verso 2750 potrebbero modificare la struttura del ciclo Intermedio dando maggior rilevanza al minimo del 26 dicembre.

Dal lato opposto, una leggera discesa può riportare verso 2570-2540-2500. Se si proseguisse verso 2450 probabilmente entreremmo in anticipo in una nuova fase di debolezza, che come detto è più attesa dopo il 18 o meglio dopo il 25 gennaio. Ciò accorcerebbe i tempi del ciclo Intermedio che potrebbe concludersi entro inizio febbraio.

Ricordo che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.