Dopo la perdita di forza della seconda gamba ribassista, lo Stoxx600 mette a segno un interessante recupero che non riesce però a raggiungere l’area di resistenza posta a 380 e 384. Si torna così in un’ampia lateralità che aumenta ancor più l’incertezza di breve.
Confermiamo i supporti descritti a inizio marzo: una chiusura al di sotto di 366 punti potrebbe aprire le porta verso un’ulteriore fase “orso” con target in area 360 e 352 punti.
Per capire meglio dove siano distribuiti i volumi scambiati, passiamo ad analizzare l’istogramma prezzo-volume del future Eurostoxx50.
L’istogramma storicizza su ogni livello di prezzo il numero di contratti futures scambiati, andando così ad evidenziare le aree di maggior concentrazione di scambio che solitamente sono dei livelli dove il mercato reagisce. Le aree di volume sono così assimilabili a supporti e resistenze che non si leggono su un grafico normale ma che sono spesso punti molto significativi per l’analisi grafica.
Il grafico è calcolato sui prezzi rettificati e si riferisce alla scadenza futures di giugno. Vediamo chiaramente tre livelli orizzontali di volumi che possono fare da spartiacque. Un supporto in 3285, livello di volumi derivante dalla prima settimana di marzo, che ha fermato il movimento ribassista della seconda settimana di marzo. Un ulteriore supporto in area 3245/3240, livello che se rotto in chiusura potrebbe aprire le porte verso ulteriori spinte ribassiste. Al contrario la principale resistenza di volumi è posta in area 3370, livello chiave per poter aspirare ad un riparte più significativa.
Che la situazione sia ingarbugliata lo dimostrano anche alcuni dati macro come il Sentix, la cui fiducia fornisce i primi segnali negativi. Dovremo però aspettare la rilevazione di aprile per aver ulteriori conferme. Questa fase di incertezza si ripercuote anche sui singoli settori che rimangono stabili o forniscono segnali di rallentamento come i Tech che sono sull’orlo di tornare in campo neutrale dopo l’ondata di vendite arrivata in scia allo scandalo dati di Facebook.
Fra i settori in recupero abbiamo i Financial Services. All’interno di questa categoria troviamo un misto di realtà diverse, dalle borse valori ad alcune sgr ed holding. Fra questi analizziamo Exor che potrebbe beneficiare delle possibili operazioni societari di Fca. La forza con cui è partito il rimbalzo dopo la discesa del 16% fra febbraio e marzo, mostra chiaramente che il titolo è sostenuto dalle mani forti e che può essere acquistato sulla debolezza. Negativo un ritorno sotto l’area 54 euro, minimi di marzo e zona in cui sono presenti i principali volumi orizzontali di fine 2017. Resistenze in area 61,6 ed algoritmi in campo neutro-positivo.
Cuniberti Giovanni
Professore a contratto Facoltà di Economia Torino
Head of Fee Only & Senior Portfolio Manager presso Gamma Capital Markets Ltd