Il 5 giugno ha rappresentato una data significativa per la penisola coreana, con la storica stretta di mano e l’avvio del processo di pacificazione tra il leader nordcoreano, Kim Jong Un, e il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, avvenuto sulla linea che separa le due Coree divise. Un incontro che tradotto in termini finanziari si riduce anche in una riduzione del rischio geo-politico da imputare all’area geografica di riferimento.
I dati economici aggregati registrati nella prima fase dell’anno dalla Corea del Sud esprimono indicazioni di positività, con il PIL che nel primo trimestre del 2018 ha mostrato un buon inizio, con una crescita invariata rispetto al primo trimestre dell’anno, in linea con l’ultimo quarter del 2017 ed in linea con l’andamento registrato nei dodici mesi precedenti.
South Korea – Crescita annuale del PIL
Fonte: Tradingeconomics
Il clima di positività desumibile dai dati del bilancio pubblico non sono confermate dalle aspettative degli istituti di ricerca economica e soprattutto dalla Bank of Korea che, nell’ultima riunione, ha lasciato invariato il tasso di riferimento, ponderando nella propria scelta elementi di incertezza sia interni, quali il debito record delle famiglie e i recenti dati economici leading meno positivi del previsto, sia rischi esterni come l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti e l’instabilità globale dei mercati emergenti.
All’inizio del secondo trimestre, l’economia ha mostrato segnali di allarme. Ad aprile, le esportazioni di merci sono calate per la prima volta in 18 mesi e la fiducia dei consumatori è diminuita per il quinto mese consecutivo su timori riconducibili ai livelli futuri di reddito e di spesa.
Le indicazioni fornite dalla Banca centrale coreana si sono trasmesse immediatamente al cross Usd/Krw, con il Won coreano che si è deprezzato nei confronti del Dollaro statunitense raggiungendo i 1.117,76 won per dollaro, massimo livello di svalutazione nei confronti del biglietto verde registrato negli ultimi sette mesi.
Tecnicamente il rimbalzo è stato anticipato da una fase di consolidamento sull’area dei 1.050 won e da una conformazione grafica del tipo Rounding Bottom che potrebbe favorire un ulteriore allungo verso l’area dei 1.450/1.500, target di breve termine.
Usd/Krw
Fonte: FIDA
Lo stesso clima di cautela si registra anche sul mercato equity con il Kospi 200 che dopo aver aggiornato i massimi assoluti in area 340, ha avviato un movimento di storno verso l’area dei 300 krw, con successiva formazione di un pivot low che funge da elemento di supporto. La rottura di tale livello potrebbe favorire l’alleggerimento delle posizioni in essere da parte degli investitori con proiezione delle quotazioni verso l’area dei 280 e in seguito verso i 260 krw. Il primo rappresenta un target di breve/medio termine mentre il secondo obiettivo, coincidente con il top dell’area di accumulazione, formatasi nel triennio 2015-2017, esprime il possibile target del movimento impulsivo ribassista.
Il superamento dei 340 punti favorirebbe, viceversa, un cambio di scenario con la ripresa del movimento rialzista.
Kospi 200
Fonte: FIDA
Su Borsa Italiana esistono diverse possibilità di investimento con ETF per il mercato coreano tra cui:
Ishares Msci Korea Ucits Etf Usd Dist – ISIN: IE00B0M63391
Lyxor Msci Koera Ucits Etf – C-Eur – ISIN: FR0010361691