Siamo alle battute finali sulla legge finanziaria che sta condizionando il nostro mercato, con uno spread tra Btp e Bund in preda alle fibrillazioni a causa delle dichiarazioni politiche che a volte portano al rasserenamento con livelli di prezzo sotto 230 ed altre più incisive verso il deficit che tendono a spingere subito il valore verso 260. Ciò significa che i rendimenti del nostro Btp benchmark decennale oscillino tra il 2.8% ed il 3%. Su questo punto sono state importanti le dichiarazioni rilasciate dal presidente di Assiom Forex, Luigi Belluti, che se la manovra portasse ad un rapporto deficit-pil tra il 2.3% ed il 2.5% lo spread salirebbe facilmente verso quota 300 e poi verso quota 400, dove con tutta probabilità il ministro del Tesoro dovrebbe dare spazio alla “famigerata” Troika che ci imporrebbe di nuovo una cura pesante. Se invece il rapporto dovesse estendersi al 2,1- 2,2% “ci sarebbe sicuramente un declassamento dell’Italia da parte delle agenzie di rating, ma non sarebbe la fine del mondo”. Se poi si trovasse un compromesso, come molti prevedono, iniziando il cantiere del programma elettorale ma senza sforare il 2%, lo spread potrebbe scendere nei prossimi mesi sotto i 200 punti base, intorno a quota 160-180.
E’ stata comunque una settimana ricca di spunti, come ampiamente atteso, la FED ha deciso di aumentare il tasso ufficiale di 25 punti base a 2.25%.
Sono riprese le aste di titoli pubblici con il collocamento dei BOT a 6 mesi da parte del Tesoro Italiano che si è concluso con un rendimento in calo di 23 punti base allo 0.206% a testimonianza del fatto che il mercato è ormai fiducioso in una soluzione senza strappi in tema di vincoli di bilancio nel Def. Bene anche le aste di Btp, con 2 miliardi emessi sulla scadenza ottobre 2023 (IT0005344335) a rendimento del 2.03%, in calo di 0,4 rispetto alla precedente; altri 2 miliardi sul Btp decennale dicembre 2028 (IT0005340929) con rendimento al 2.9%, livello più basso da luglio 2018. Per i Ccteu con scadenza settembre 2025 (IT0005331878), assegnati 1.25 miliardi a rendimento 1.77% in calo dello 0.53% dall’asta precedente.
Il Tesoro ha annunciato anche che nel quarto trimestre emetterà un nuovo Btp a tre anni 15/10/2021 e un nuovo Ctz 27/11/2020, precisando che entrambi i titoli avranno un ammontare minimo dell’intera emissione pari a 9 miliardi di euro.
Continua l’ottimo feeling degli investitori sulla parte corporate, tra l’altro è arrivato un giudizio positivo su FCA da parte di Moody’s che ha alzato l’outllok a positivo e non ha escluso un aumento del rating Ba2 nei prossimi 12-18 mesi.
Tra le nuove emissioni, la spagnola Santander è tornata sul mercato con un’obbligazione senior a 5 anni. Il titolo (XS1888206627) ha un ammontare di 750 milioni, paga una cedola annua fissa pari a 1.125% ed è stato collocato al prezzo di 99.446 garantendo un rendimento a scadenza di 1.24%. Taglio minimo di negoziazione 100k+100k e rating A2/A-. Il prezzo sul grey market è rimasto in area di emissione ed andrà sul secondario a partire dal 9 ottobre.
Forte richiesta ed ottima performance per Guala Closures, leader a livello mondiale nella produzione di contenitori alimentari e chiusure per superalcolici e vino, che ha collocato un prestito obbligazionario a tasso variabile con scadenza 15 aprile 2024 (XS1888268064), per un importo di 455 milioni di euro. Il titolo, a 5 anni e mezzo, con call dopo il primo anno (15 ottobre 2019), è stato prezzato alla pari, con una cedola di 350 punti base sopra l’euribor. I proventi netti derivanti dalla sottoscrizione dei bond saranno utilizzati, insieme ad alcune risorse della società, per ripagare il finanziamento di tipo bridge da 450 milioni che era stato concesso. Il rating assegnato alle obbligazioni è B1/B+ con outlook positivo ed il prezzo nei primi scambi di grey market è salito di mezzo punto rispetto a quello di collocamento a quota 100.
City of Hamburg ha riaperto per ulteriori 500 milioni di euro una sua vecchia emissione: Hamburg 1.20% 3/6/2033 (DE000A1685X6) portando il circolante a un totale di 1 miliardo di euro. Il titolo ha rating AAA e un taglio minimo di negoziazione di 1k+1k.
Super attiva la Vodafone che ha collocato un multitranche su varie scadenza e divise. Per la parte euro 500 milioni sono stati collocati sul tier 1 perpetual con call a partire dal 2028 (XS1888179550); la cedola è fissata al 4.2% con taglio minimo da 100k+1k. Il secondo titolo in euro ha la stessa struttura ma la call è a partire dal 2024 con cedola al 3.1% per un totale di 2 miliardi (XS1888179477); 500 milioni di subordinato in sterline con call dal 2025, cedola al 4.875% (XS1888180996) ed infine in dollari un totale di 1.3 miliardi, taglio minimo da 200k+1k, cedola al 6.25% e prima call nel 2024 (XS1888180640). Tutti i titoli hanno rating Baa3/BBB-.
Doppio deal anche dall’utility francese EDF, con un senior ed un subordinato in euro. La parte senior per un miliardo (FR0013368545) ha scadenza 2030, cedola al 2% taglio minimo da 100k+100k con rating A3/A-. Il titolo subordinato (FR0013367612) emesso per 1.25 miliardi, aveva inizialmente un rendimento stimato al 4.25%, sceso poi al collocamento al 4% per i numerosi ordini arrivati ai lead manager che hanno superato i 3.7 miliardi. Il rating assegnato è Baa3/BB/BBB. Anche questo titolo ha ben performato in grey market, salendo di oltre mezzo punto, il passaggio al secondario è previsto per il 4 ottobre.
Glencore, società mineraria anglo-svizzera, ha emesso con successo 125 milioni di dollari di nuovi bond convertibili con scadenza 27 marzo 2025 (XS1846639026). I ricavi netti dell’offerta dei nuovi bond saranno impiegati per scopi aziendali generale e per l’acquisto di opzioni call sulle quote dell’azienda.
Tornano alcune piccole emissioni di minibond, tra queste il Gruppo Scai si rivolge con successo al mercato ricevendo sottoscrizioni per 2.5 milioni di euro da parte di investitori istituzionali. Si tratta di un prestito obbligazionario che offre un rendimento annuo del 5.5% e ha una durata di 5 anni, con un profilo di rimborso del capitale di tipo amortizing dal quarto anno. Scai è una società di Torino attiva nel settore della consulenza ICT e offre un’ampia gamma di servizi di system integration, come digital innovation & transformation, analisi di processi, progettazione e realizzazione di servizi web.
Impresa Percassi ha completato il collocamento del minibond da 10 milioni di euro a 5 anni e cedola del 6.25%. I proventi saranno finalizzati a sostenere la crescita organica di volumi prevista nei prossimi anni e a realizzare nuovi investimenti.