Settima ancora di recupero sui governativi dell’Eurozona, con il Btp che ritorna sotto quota 250 punti nello spread contro il Bund tedesco, con livelli arrivati sul minimo in area 242.
Molta attenzione degli operatori per seguire gli sviluppi delle aste del Tesoro italiano, dove vi è stata una buona accoglienza per quella a medio e lungo termine, dove è stato collocato il nuovo benchmark a 3 anni al tasso lordo di 1.06%, massimo da gennaio (0.99% a metà febbraio), il 7 anni ha visto invece scendere il rendimento ai minimi da maggio 2018 a quota 2.05% (2.26% asta a metà febbraio) ed il Btp a 20 anni ha registrato un tasso lordo di 3.35% in salita rispetto al 3.28% dell’asta precedente di metà luglio. La forchetta compresa tra 6,25 e 7,75 miliardi è stata soddisfatta sulla parte alta della stessa. Positiva anche l’asta dei Bot a 12 mesi, marzo 2020, che sono stati collocati per 6,5 miliardi al tasso lordo del 0.06%, evidenziando un calo di 0.121 rispetto a quella precedente.
Per gli altri stati dell’Eurozona, troviamo la Germania che ha collocato 833 milioni nella riapertura del Bund a 30 anni al tasso medio dello 0,74%, in salita di 2 bp rispetto all’asta di febbraio.
Il Portogallo ha collocato 1,25 miliardi di titoli di stato a 7 e 10 anni, il range massimo che aveva offerto. Nel dettaglio, il rendimento del bond con scadenza giugno 2029 ha subito un forte calo all’1,298% dal 1,568% di febbraio. Il rendimento in asta è più basso del livello sul mercato secondario, che è intorno all’1,33%. Il rendimento del bond a sette anni è stato invece pari a 0,763%.
Sulla parte corporate e finanziari è stata ancora una settimana intensa per il primario con forte ricerca di rendimenti, soprattutto se arrivano da nomi di peso
E’ il caso di Unicredit che ha collocato presso gli investitori istituzionali un bond perpetuo AT1, callable a partire dal 3 giugno 2026 per un importo di 1 miliardo di euro, ricevendo offerte per cinque miliardi da parte di 300 investitori. All’inizio del collocamento la guidance annunciata era per un rendimento in area 8%, grazie alla forte domanda arrivata sui book dei lead manager, la stessa è stata rivista al ribasso al 7.50%. Il bond (XS1963834251) è stato prezzato alla pari ed offre una cedola annua fissa pari al 7.50%, in caso di mancato richiamo nel 2026, il titolo modificherà la cedola a Euribor a cinque anni +7.334%.
Oltre al successo del collocamento del bond perpetuo AT1, Unicredit si è riproposta sul mercato con una nuova operazione attraverso la controllata Unicredit Bank Austria. Nel dettaglio si tratta di un’obbligazione garantita a scadenza dieci anni per massimi 500 milioni euro, con rendimento in area 15 punti base sulla curva midswap. L’obbligazione ha scadenza 20 marzo 2029. Il covered bond (AT000B049754) ha attirato ordini per circa 2.2 miliardi da parte di oltre 120 investitori, la cedola è fissa e pari allo 0.625%, tasso superiore di 15 punti base rispetto al midswap, rating Aaa e taglio minimo 100mila euro con multipli di 100mila.
Domanda molto forte per il bond emesso da BPER. La banca emiliana ha collocato un covered bond il cui importo è stato elevato da 500 a 600 milioni di euro vista la forte richiesta, che si è attestata intorno a 3.15 miliardi. Il bond ha scadenza settennale al 22 aprile 2026. Il prezzo è superiore di 90 punti base al tasso midswap ed il rendimento si colloca attorno all’1.18% vale a dire quasi 100 punti base sotto il Btp di uguale durata. Un interessante elemento è che le richieste sono arrivate per oltre il 70% da investitori istituzionali esteri (IT0005365710), taglio minimo 100mila euro con multipli di mille e cedola al 1.125%.
Interessante iniziativa di UBI Banca che ha emesso il social bond “Ubi Comunità per Vidas” per un ammontare di 20 milioni di euro, i cui proventi contribuiranno alla terapia di bambini e ragazzi che hanno bisogno di assistenza quotidiana e di cure palliative. La nuova carta ha un taglio minimo di 1.000 euro ed una durata di tre anni con una cedola semestrale parametrata ad una tasso annuo lordo dell’1.60%. Il titolo sarà poi quotato sull’ Eurotlx di Borsa Italiana.
Continuano a finanziarsi sul mercato primario gli stati tedeschi, questa settimana è stata la volta dello Stato Federale del Schleswig-Holstein con un’obbligaizone senior a tasso fisso da 500 milioni di euro. Il titolo (DE000SHFM675) ha scadenza a 10 anni, il 22 marzo 2029, è offerto a un rendimento di 6 punti base sotto il tasso midswap, ed è negoziabile per importi minimi di 1.000 euro, rating AAA e cedola del 0.5%.
Sempre in Germania doppio deal della Deutsche Telekom, con 500 milioni al 2026 con cedola del 0.875% (DE000A2TSDD4), un miliardo con scadenza 2031, cedola del 1.75% (DE000A2TSDE2). Per entrambi i titoli il taglio minimo è da mille euro con multipli di mille.
Vodafone ha fatto ricorso al mercato obbligazionario per finanziare l’acquisizione delle attività Liberty Global in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania con un’emissione di bond convertibili per 3,44 milairdi di sterline. Nel dettaglio 1.720 miliardi con cedola 1.2% al 2021 (XS1960588850) e la stessa size al 2022 con cedola 1.5% (XS1960589668).
Intesa San Paolo è uscita con un’emissione benchmark denominata in yen della durata di 3 e 15 anni, le indicazioni di rendimento sono di un premio di rispettivi 135 e 165 punti base sulla curva midswap in yen. La scadenza 2022 ha cedola del 1.36% (XS1964711623), mentre per la scadenza 2034 il tasso sale al 2.03% (XS1964713835). Intesa ha rating Baa1/BBB e torna sul mercato di Tokyo dopo aver debuttato nel febbraio 2018 con un collocamento di obbligazioni di varia durata. L’obiettivo della banca è quello di diversificare la base degli investitori per essere un emittente globale.
Il leader energetico brasilano Petrobras, ha oramai messo dietro le spalle il periodo difficile seguito allo scoppio della “tangentopoli” brasiliana che aveva visto manager e politici coinvolti fino all’inpeachment della presidente Roussef. In questa settimana c’è stato il ritorno sui mercati con una doppia emissione in dollari. La prima ha scadenza 2029 per 2.65 miliardi al 5.75% (US71647NAZ24), mentre la più lunga è al 2049 con cedola del 6.9% per 2.25 miliardi (US71647NBD03). Rating BB/BB- ed il taglio minimo è 2mila euro con multipli di mille.
Emissione in dollari anche per Ford, con 1.5 miliardi al 2024 e cedola del 5.584% (US345397ZQ92), il taglio è da 200mila euro con multipli di 100mila.
La società spagnola Abertis Infrastructuras sta preparando un’emissione di tre miliardi di euro in euro e in sterline con scadenza tra e quattro e i 12 anni, rating assegnato al bond BBB.
Infine, Saipem sta valutando di emettere un green bond.