Le quotazioni di Banca Mediolanum sono da mesi bloccate in una fase di incertezza e lateralità ben visibile, con la resistenza passante in area 7.50€ e il supporto in area 7€.
Proprio quest’ultimo livello risulta essere fondamentale sia in ottica di breve che di medio periodo. Infatti un breakout ribassista confermato al close potrebbe aprire le porte di importanti flessioni verso i 6.75€ prima e 6.50€ successivamente.
Un’adeguata fase di accumulazione su tenuta del supporto invece, potrebbe far tornare la fiducia agli operatori di mercato: un ulteriore input apprezzabile potrebbe risultare il superamento dei 7.12€ al close daily, il quale potrebbe ridare vitalità alle quotazioni che, sostenute da un ritorno di compratori potrebbero spingersi verso i riferimenti statici presenti in figura: 7.35€ prima, 7.44€ poi ed infine 7.54€.
Il titolo Ubi Banca sta attraversando un periodo simile a quello appena descritto su Banca Mediolanum. Fase di movimenti laterali fra i livelli statici di prezzo dei 3.635€ e di area 4.10€. Nelle ultime settimane, ogni test su quei livelli ha visto una reazione in direzione opposta delle quotazioni, confermando la forze della resistenza e del supporto.
Un fattore aggiuntivo: dalla figura allegata è possibile notare come le quotazioni siano vicine a una trentine dinamica discendente che ha origine nel 2015 e che ha sempre respinto al ribasso le stesse.
Soltanto un ritorno al di sopra dei 4€ al close settimanale potrebbe finalmente interrompere la forza della resistenza dinamica, aprendo una nuova fase rialzista per i prezzi nel medio periodo.
Alternativamente a questa tesi, è molto importante monitorare il titolo sul supporto prima citato, il quale non deve essere rotto al ribasso; in caso contrario ci sarebbero occasioni di accelerazioni ribassiste verso i 3.44€ prima e 3.30€ poi.
A cura di Francesco Cerulo, Visionforex.Info