Chi cavalcherà il trend della domanda di auto elettriche? In prima linea ci sono le aziende di componentistica che direttamente o indirettamente forniscono le parti necessarie alla loro fabbricazione e che, diversamente dalle case automobilistiche riescono più facilmente a raggiungere economie di scala significative.
Il litio fa ricca Albemarle
Albemarle, ad esempio, è il più grande produttore al mondo di litio. In seguito all’acquisizione di Rockwood nel gennaio 2015 il gruppo controlla circa un terzo del mercato del carbonato di litio attraverso le attività in Cile e una partecipazione del 49% nella miniera Talison in Australia, oltre ad essere il secondo produttore mondiale di bromo, una sostanza chimica utilizzata principalmente nella produzione di apparecchi elettronici.
L’aumento della penetrazione del mercato dei veicoli elettrici promette di far salire la domanda mondiale del litio a ritmi elevati e dal canto suo Albemarle sta investendo nell’espansione della sua capacità produttiva di litio sia in Cile che in Australia. Inoltre, i giacimenti cileni hanno costi di produzione molto bassi e garantiscono all’azienda un vantaggio di costo rispetto ai competitor.
Il titolo ha pagato in Borsa l’annuncio del management di ridimensionare, rispetto a quanto previsto, i piani di espansione della produzione annua di litio da qui al 2025 nei suoi giacimenti in Cile e ora è scambiato a un tasso di sconto del 22% rispetto al fair value di 131 dollari (report aggiornato al nove novembre 2018). Tuttavia le previsioni degli analisti restano ottimistiche: “Nel breve periodo ipotizziamo una forte contrazione del prezzo del litio in seguito all’aumento della produzione in Australia, ma ci aspettiamo che tra il 2020 e il 2030 la domanda della materia prima superi l’offerta facendo risalire le quotazioni e rafforzando i margini di profitto di Albemarle”, dice Seth Goldstein, analista azionario di Morningstar.
BorgWarner scontata del 30%
Un altro titolo da tenere in considerazione nell’ottica di un’esposizione al segmento dell’auto elettrica e ibrida è BorgWarner, produttore di componenti e moduli per i motori delle autovetture. “In base alle stime del management, l’aumento delle vendite dei modelli green farà crescere i ricavi del gruppo nei due segmenti a un tasso annuo rispettivamente del 53% e del 54% fino al 2023 e questo dovrebbe contribuire a far salire il fatturato complessivo al ritmo del 6% nello stesso periodo e a migliorare il margine operativo che ora si attesta già a un invidiabile 17%”, dice Richard Hilgert, analista di Morningstar. Negli ultimi tre mesi il titolo ha perso il 13% (in dollari al 12 novembre) e ora è scontato del 30% rispetto al fair value di 56 dollari (report aggiornato al 28 ottobre).
“Il gruppo americano ha dimostrato una grande capacità di innovare costantemente i suoi prodotti, cosa che gli ha permesso e gli consentirà anche in futuro di ritoccare i prezzi di vendita. Questo, unito a un vantaggio di costo rispetto ai competitor grazie all’ubicazione dei centri di produzione in paesi dove c’è un basso costo del lavoro, dovrebbero sostenere i margini di profitto a un livello superiore rispetto alla media del settore. Le nostre previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media del fatturato del 3,4% e un margine Ebit stabilmente attorno al 13%”.