È stata una settimana all’insegna della positività sui mercati finanziari che hanno assorbito bene le riunioni delle banche centrali che nelle ultime settimane hanno ribaltato le aspettative sui tassi d’interesse che erano stimati al rialzo sul dollaro e successivamente anche nell’eurozona.
L’aspetto negativo di questo fattore è relativamente al fatto che il congelamento dei tassi d’interesse è legato a un rallentamento della crescita negli Usa, con alcuni dati macroeconomici inferiori alle attese, mentre nell’eurozona i segnali di ripresa sono debolissimi.
La conseguenza è stata un rialzo nei prezzi dei bond ed anche un rafforzamento dei listini azionari che attraggono più investitori per sfruttare le opportunità di salita, ma soprattutto per quei titoli che offrono dividendi più alti dei rendimenti obbligazionari.
In questo scenario è arrivata da Borsa Italiana una novità importante, con l’introduzione nel mercato Idem delle opzioni sui titoli con scadenze allungate a tre e cinque anni. Nello specifico alcuni titoli come Ferrari e Mediobanca che avevano fino all’ultima scadenza un calendario di opzioni a 12 mesi sono passate ad avere quotazioni fino a 5 anni, così come altre big del listino come Eni, Enel, Generali ed altre che già quotavano su scadenze triennali, sono passate a cinque. Allungamento da uno a tre anni invece per titoli come Poste, Ferragamo, A2A ed alcuni altri. Questo consente di allineare il mercato di Piazza Affari con altre borse che già quotavano opzioni a lunga scadenza, permettendo arbitraggi ed ampliando le opportunità per gli operatori internazionali.
Le emissioni governative…
Per quel che riguarda la parte governativa, abbiamo avuto lo spread contro Bund stabile in area 245 punti per buona parte della settimana, salvo poi nelle ultime sedute registrare un leggero rialzo verso quota 260 che esprime un rendimento del nostro decennale al 2,5% circa.
Sul fronte della aste, il Tesoro ha collocato 920 milioni di BTPi con scadenza Maggio 2028, con rendimento in discesa di 10 pb ad 1,60%. Assegnati anche due miliardi di CTZ Novembre 2020, con rendimento a 0,288%, in calo di 30 pb dall’asta di febbraio. Sulla parte breve il BOT a 6 mesi è uscito a tassi negativi con un rendimento di -0.062%, in calo dal -0,007% dell’asta del mese scorso e sui livelli più bassi da aprile 2018. Il rendimento è in negativo per il terzo mese consecutivo. La domanda si è mantenuta sostenuta con richieste per oltre 9,55 miliardi. Il rapporto di copertura è stato pari a 1,59 volte, in lieve decremento dall’1,65 precedente.
Inoltre il Tesoro ha perfezionato tramite collocamento privato la prima operazione in valuta estera dal 2010, un’emissione dell’importo di 25 miliardi di yen, circa 227 milioni di dollari. L’emissione ha scadenza quattro anni.
Negli altri paesi dell’eurozona, attiva la Germania che ha collocato 2,433 miliardi di Bund Febbraio 2029, con tasso di rendimento medio che scende in terreno negativo a -0,05% da +0,12% dell’asta di febbraio; un altro collocamento ha riguardato 3,154 miliardi di Schatz Marzo 2021, con tasso di rendimento medio sostanzialmente invariato rispetto all’asta di gennaio a -0,57%.
… e quelle corporate
Ancora intensa l’attività per la parte corporate con Mediobanca che è tornata sul mercato del debito collocando un prestito obbligazionario senior preferred con scadenza gennaio 2025 per un ammontare di 500 milioni di euro. Si tratta di un’obbligazione con cedola fissa annuale. Le prime indicazioni iniziali di prezzo erano di 175 punti base sopra il tasso midswap, ma la richiesta per oltre 2.1 miliardi di euro da parte di 180 investitori, ha abbassato il rendimento a 152 punti base sopra il midswap, 10 punti base inferiore a quello di un analogo Btp. Il titolo (codice Isin XS1973750869) paga una cedola fissa dell’1.625% ed è stato collocato al prezzo di 99.893 per un rendimento pari a 1.645%. Rating del bond BBB e taglio minimo di negoziazione di 100mila euro con multipli di mille.
La casa automobilistica svedese Volvo ha emesso un bond per 600 milioni di euro, il secondo di quest’anno. Le obbligazioni sono state emesse con cedola fissa al 2,125% e di poco sotto la pari, prezzando 99,625, con scadenza aprile 2024, offrendo così un rendimento del 2,205%, +215 punti base sul tasso “midswap”. L’obbligazione ha rating Ba1/BB+ con taglio da 100mila euro con multipli di mille (Isin XS1971935223).
Unicredit ha collocato un nuovo bond Tier2 denominato in dollari, di durata quindicinale, prevedendo la possibilità di un solo richiamo anticipato da parte dell’emittente dopo il decimo anno. L’ammontare del collocamento è stato aumentato da 0.5 a 1.25 miliardi di dollari, con richieste per 2.5 miliardi, provenienti da oltre 100 investitori globali. Le indicazioni di prezzo iniziale erano di 500 punti base sul Treasury a 10 anni, alla fine la richiesta elevata ha abbassato il rendimento a 487.5 punti base sul titolo di stato americano. Il titolo (Isin XS1972731787) stacca una cedola fissa annua del 7.296% per i primi 10 anni, staccata ogni sei mesi. Se non richiamato al decimo anno, la cedola verrà rideterminata in base al tasso swap a 5 anni, oltre a uno spread di 491.4 punti base. Il prezzo di emissione è 100 e l’importo minimo di investimento per gli istituzionali è stato fissato in 200.000 dollari. Il rating è Baa1 /BB+. L’emissione, in quanto subordinato di tipo Tier2, permette a Unicredit di rafforzare il total capital ratio.
Terminato il roadshow per Banca Popolare di Sondrio che ha coinvolto più di 100 investitori europei; la banca ha collocato un ‘obbligazione senior preferred a 5 anni con scadenza il 3 aprile 2024. Rating del bond BBB- e prima indicazione di rendimento in area 250 punti base sopra il tasso midswap. Taglio minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di mille e ammontare dell’emissione 500 milioni di euro. L’alto numero di ordini ha permesso una riduzione dello spread a 240 punti con cedola fissata al 2.375% (Isin XS1975757789).
Volkswagen Financial Services offre complessivi 2,75 miliardi di euro divisi in tre tranche. La prima da 1,1 miliardi (XS1972547183) ha scadenza Aprile 2022 e cedola annua allo 0,625%. La seconda di 1 miliardo ha scadenza ottobre 2024 (XS1972548231) e cedola all’1,5% annuo. La terza da 650 milioni (XS1972547696) ha scadenza ottobre 2027 e cedola annua al 2,25%. Tutti i tioli hanno taglio retail da mille euro con multipli di mille
Il Nasdaq piazza 600 milioni di euro con scadenza 2029 (Isin XS1843442622) con cedola annua all’1,75% ma a prezzo 99,61, garantendo così un rendimento MS+130 pb. Rating Baa2/BBB con taglio da 100mila euro con multipli di mille.
Total ha emesso un bond perpeuto subordinato da 1.5 miliardi (XS1974787480) che per i primi cinque anni offre una cedola annua fissa all’1,75%. Nei secondi 5 anni invece, la cedola diventa variabile ed è pari a EUSA5 + 1,765% annuo, mentre dal decimo anno e fino al 2044 pari a EUSA5 + 2,015%. Dopodiché EUSA +2,765% annuo.
Sul dollaro doppio deal di Banca Imi con nuovo step up per 300 milioni con scadenza 2023 e prima cedola al 3% che sale ogni anno fino al 4% finale. Isin XS1963241606 e taglio minimo 2k+2k. L’altro titolo (XS1963242752) sempre per 300 milioni ha scadenza 2029 stesso taglio minimo e cedola del 5.7% fino al 2023 e poi diventa un variabile con un cap al 5.7% ed un floor al 3%.
Anche la britannica Rbs Baa2/BBB-/A di rating, è uscita con 2 miliardi di dollari al 2025 con cedola del 4.269%; taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille.
In fase di collocamento anche un bond subordinato T1 di Aegon per 500 milioni con rating atteso Baa3/BBB-/BB+ e rendimento in area 6% (XS1886478806).
In area dollaro è in collocamento la Telefonica Celular del Paraguay, con rating atteso a Ba1/BB+ per un totale di 300 milioni con scadenza nel 2027 e prima call dal 2022. Taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille e rendimento atteso al 6%.
Il Cda di ERG ha autorizzato l’emissione entro il 19 dicembre 2019 di uno o più bond, non convertibili e non subordinati, che potranno qualificarsi anche come “green bond” fino a 500 milioni di euro nominali e la società ha organizzato per i prossimi giorni un roadshow per incontrare investitori, rumour di un green bond a cinque o sette anni.