Della spinta rialzista dell’oro ha beneficiato anche l’argento, ma il movimento è stato più pigro, con un ritardo sia nella partenza sia nella performance percentuale. Nel corso dell’ultimo mese, infatti, l’oro ha guadagnato quasi il 9,5%, mentre il progresso dell’argento si è fermato all’8%. Stiamo sempre parlando di performance di tuttoo rispetto, ma perché questa differenza? Non si è spesso detto che l’argento ha dei moviment amplificato rispetto all’oro sia verso il basso sia verso l’alto?
Cerchiamo di capire i perché
Abbiamo riportato il mutamento del sentiment dei gestori nei confront dell’oro e della preoccupazione di esserne insufficientemente fornit. Il focus di questo momento è quindi l’oro, che vede affluire acquist sempre più ingent con conseguente rialzo dei prezzi. Fra poco la pressione di acquisto tenderà a diminuire, si affacceranno le prime vendite e quindi la pressione, e sopratutto la fretta, inizierà a diminuire. Sarà a quel punto che i gestori presteranno la dovuta a.enzione all’argento, facendolo così recuperare almeno in parte. Il grafico sopra ci mostra, tuttavia, qualche difficoltà aggiuntva rappresentata dai livelli indicati con le linee orizzontali blu. Le quotazioni giunte a 15,50 hanno trovato una forte resistenza e da quel livello sono state respinte. Potrebbe trattarsi di un fattore momentaneo, ma il superamento richiede una forza in acquisto non indifferente. Più su, a 16,20 dollari l’oncia, troviamo una barriera ancora più ardua da superare e che richiederà sicuramente un supporto da parte dell’oro. Se il metallo giallo subisse una battuta di arresto certo l’argento non potrebbe fare miracoli.
Articolo a cura di OroVilla