Ftse Mib, incidente di percorso o il vento sta cambiando?

Sessione a due facce ieri per il Ftse Mib, che allunga nella prima parte di sessione e segna nuovi massimi annuali toccando il muro dei 21.000 punti, per poi arretrare in maniera significativa nel pomeriggio, a seguito della riunione della BCE; la giornata si è chiusa con un -0.74% a 20.690 punti, registrando a livello volumetrico il più alto volume di scambi giornaliero del 2019.

Mario Draghi ieri ha confermato il programma di riacquisto titoli da parte della BCE, con l’obiettivo di offrire condizioni agevolate a lungo termine per il sistema bancario (le cosiddette Tltro). La nuova serie di operazioni sarà lanciata a partire da settembre 2019 e terminerà nel marzo 2021. Inoltre la Bce ha esteso l’orizzonte fissato per l’attuale politica dei tassi zero, che resteranno agli attuali livelli almeno fino a fine 2019.

Tali misure, in generale positive per il comparto equity, potrebbero però essere già state scontate dai mercati, che hanno poi prodotto un sell-off in seguito alle dichiarazioni in conferenza stampa, dove Draghi ha parlato dei fattori che stanno rallentando la crescita in Europa e ridotto di conseguenza le previsioni sul rialzo del PIL nell’eurozona.

In tale scenario la chiusura settimanale di oggi potrà fornire ulteriori indicazioni sul sentiment attuale, tenuto conto che manca una settimana alla scadenza del future prevista per il 15 Marzo e che, come spesso accade, potrebbe determinare un cambio di rotta con l’entrata in vigore del nuovo contratto.

Qualora dovessimo assistere a ulteriori ribassi nella sessione odierna, bisognerà capire se i livelli mediani di settimana scorsa (area 20.600-20.500) riusciranno a contenere le vendite; in caso di chiusura sui minimi settimanali, sotto quota 20.500 punti, aumenterebbero le possibilità di assistere ad una correzione più consistente.

Riteniamo comunque che in caso di ritracciamenti più estesi, il range di prezzo tra 20.300 e 20.000 possa tradursi in un’area di riacquisto, dove cercare pattern a sostegno di nuove entrate long; il primo obiettivo sarebbe in tal caso rappresentato dal test di quota 21.000 ed in estensione 21.500.

Viceversa una discesa sotto quota 20.000 in chiusura settimanale, verrebbe vista come qualcosa di più di un semplice pullback.