Il mercato azionario italiano sta attraversando una fase di congestione sempre più accentuata nel breve termine. Dalla fine del mese di maggio, infatti, l’indice FTSEMIB ha dapprima oscillato all’interno di un trading compreso tra i livelli 21.025 e 22.560, mentre successivamente si è mosso con una lateralità ancora più compressa tra i livelli 21.490 e 22.105.
Alle quotazioni attuali il mercato si trova esattamente a metà di tutte le aree di congestione appena descritte e non sembra in grado di fornire elementi sufficienti per individuare la prossima direzionalità. Anche tutti i principali indicatori di analisi tecnica sono piatti, così come gli oscillatori sono posizionati intorno ai loro valori intermedi.
L’unica nota positiva deriva dal fatto che, come è risaputo, più si prolunga questa fase di compressione della volatilità (cui si aggiungono volumi in drastico calo), maggiore sarà il successivo movimento esplosivo dei prezzi al rialzo o al ribasso.
Dal punto di vista operativo, pertanto, scongiurando ovviamente la violazione ribassista dell’importantissimo supporto in area 21.000, potrà essere conveniente accumulare le prime posizioni rialziste al superamento di quota 22.105, mentre per le size più pesanti sarà necessario attendere il raggiungimento della resistenza posta sui 22.560 punti.
FIGURA 1 – L’analisi di medio periodo sul Future FTSE/MIB