Il principale listino di Piazza Affari, il Ftse Mib, si appresta a chiudere una settimana sotto il segno della prudenza e caratterizza da scambi piuttosto contenuti. Dopo il rally di inizio anno concretizzatosi in tre settimane di rialzi consecutivi, il mercato sembra avere ora la necessità di riprendere fiato. Seppur l’ottava è stata caratterizzata da una volatilità piuttosto contenuta, non sono mancate tuttavia le indicazioni per gli operatori.
Analizzando il grafico su time frame giornaliero, abbiamo osservato il fallimento del breakout al di sotto dei precedenti minimi a 18.300 punti con conseguente accelerazione rialzista, capace di ritracciare completamente l’area di trading range all’interno del quale il mercato aveva scambiato negli ultimi tre mesi del 2018.
Il superamento dell’estremo opposto di tale area di trading range a 19.575, ritoccato sia settimana scorsa che nella sessione di lunedì, fornisce implicazioni rialziste e aumenta ora le aspettative di assistere a un recupero più ampio.
Nel breve il mercato sembra però riscontare qualche difficoltà a muovere con decisione al di sopra di 19.700 punti. Questa dinamica è compatibile con un estensione del movimento correttivo nelle prossime sessioni.
In tale ottica va monitorato il supporto a 19.270, la cui rottura al ribasso spingerebbe il Ftse Mib al test del prossimo livello chiave a 18.900 punti. La tenuta di 18.900 segnalerebbe fiducia da parte degli acquirenti, in un mercato ora favorevole ad operazioni in acquisto, perlomeno di breve termine.
In ottica rialzista il prossimo obiettivo è rappresentato dal test dell’area di resistenza compresa tra 20.200 e 20.600, dove troviamo sovrapposizione di livelli di tipo statico e dinamico (ex neckline del modello testa e spalle) e dove il Ftse Mib sarà atteso ad una vera e propria prova del nove; come livello intermedio segnaliamo più in basso la resistenza a 19.850 punti.