Il petrolio Wti ha di recente testato in area 64,40 dollari per barile il supporto statico di medio termine e ora sta provando a rimbalzare. Un tentativo che ha buone chance tecniche di successo, vista anche la vicinanza alla zona di ipervenduto dei principali indicatori e oscillatori. Certo, molto dipenderà anche dalla dinamica del dollaro, in genere inversamente correlato al trend delle più importanti materie prime.
Per osservare però una credibile e duratura inversione rialzista del greggio i corsi dovranno oltrepassare la trendline discendente, ora a quota 66,60, che da inizio luglio funge da resistenza. Oltre questo ostacolo i successivi target diventerebbero 69 prima e 70 dollari poi. Per contro, l’eventuale cedimento del supporto a 64,40 (stop loss o stop and reverse da adottare) innescherebbe un’ulteriore correzione.