Le fonderie di rame cinesi stanno cercando di acquisire le miniere così da assicurarsi le forniture di concentrati di rame e integrando verticalmente la catena in un momento in cui la competizione è in aumento. La produzione mineraria cinese del metallo ha infatti registrato un calo negli ultimi mesi, a causa della lotta all’inquinamento intrapresa dal Pechino, che rende il Paese più dipendente dalle importazioni di questa commodity.
Nel frattempo, dall’altra parte del globo la produzione di rame in Cile è cresciuta nei primi nove mesi dell’anno del 7,3% rispetto all’anno precedente per effetto del mancato sciopero della miniera di Escondida (che invece era stata chiusa 40 giorni nel 2017). L’output complessivo del periodo in considerazione, nel dettaglio, è stato di 4,25 milioni di tonnellate.
In questo scenario, al London Metal Exchange si segnalano nuovi spunti rialzisti per le quotazioni del rame che riescono a riportarsi oltre le medie mobili a 21 e 100 giorni in transito in area 6.180 dollari per tonnellata riproponendo allunghi di breve. Le quotazioni si confermano, tuttavia, all’interno del trading range 6.000/6.400, e non si esclude una ripresa dei corsi in direzione del limite superiore del range suddetto. Una view supportata dalla ripresa degli indicatori di momentum in uscita dall’area di ipervenduto. Sarà, tuttavia, solo il soprasso al rialzo delle medie mobili suddette a favorire l’inizio di un allungo verso quota 6.400 prima per poi poter assistere a ulteriori allunghi verso i 6.560 dollari andando a ritracciare il 50% di Fibonacci dell’onda ribassista avviata a giugno.
Al rialzo sul rame a Piazza Affari sono disponibili i seguenti Etc: Etfs Copper, Etfs Eur Daily Hedged Copper, Etfs 2x Daily Long Copper, Boost Copper 3x Leverage Daily, Etfs 3x Daily Long Copper. Al ribasso, a Piazza Affari, sul rame disponibili i seguenti Etc: l’Etfs 1x Daily Short Copper e l’Etfs 3x Daily Long Copper, quest’ultimo a leva tripla.